20/07/2022
di Caterina Varpi

Influencer Marketing: è TikTok il primo social per numero medio di interazioni generate per post

Un report di Buzzoole evidenzia come ci sia un calo di engagement su tutti i social rispetto al 2021. Il Gaming è il settore che crea più interazioni su Instagram

TikTok è il primo social per numero medio di interazioni generate da un post di un influencer a +120% su Instagram. In particolare, i micro creator su TikTok riescono a beneficiare del 180% in più di interazioni. Il trend più generale è che, rispetto allo scorso anno, si assiste ad un calo delle interazioni per tutte le categorie di creator, su tutti i social, anche TikTok. Un fenomeno fisiologico a cui si assiste quando aumentano gli utenti e i contenuti delle piattaforme.

Sul social delle immagini di proprietà di Meta, 440 persone sono raggiunte dai creator novice, ossia "principianti" (fino a 10.000 follower), 2.641 dai micro (10.000-100.000 follower), 21.600 dai top influencer (dai 100.000 follower a un milione), 266.500 persone raggiunte dalle celebrity (oltre un milione di follower).

Sono alcuni dati di reach media (numero di persone effettivamente raggiunte da un messaggio pubblicato) e di engagement medio restituiti dal report “Influencer Performance Benchmarks 2022” di Buzzoole, martech company specializzata in tecnologie e servizi per l'influencer marketing, sviluppato su un campione di oltre 2 milioni di profili di influencer a livello nazionale e oltreconfine su Instagram, Facebook, YouTube e TikTok, con l’obiettivo di misurare i parametri guida delle performance e scegliere quindi gli Influencer giusti per le proprie campagne di marketing. Il monitoraggio è risultato possibile avvalendosi della Buzzoole Suite.


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Calo dell'Engagement Rate per tutte le fasce di creator

Rimanendo sul parametro Reach Media, si nota che le classi di influencer novice e micro su Instagram e su Facebook sono in aumento.

Sul versante dell’Engagement Rate, che misura il rapporto tra il numero complessivo delle interazioni e il numero di follower del creator, l’analisi di Buzzoole evidenzia che su Instagram i creator “principianti” riescono ad ottenere il 4,3% delle interazioni dai propri seguaci, i micro l’1,5%, i top l’1,4% e le celebrity l’1,2%.

Ancora una volta, rispetto all’anno precedente, si assiste ad un calo di Engagement Rate che colpisce tutte le fasce di creator. Su Facebook, da qualche anno ormai, l’Engagement Rate non raggiunge l’un percento.

Un’ulteriore angolazione con cui mettere sotto la lente del monitoraggio le performance degli influencer è quella dell’Engagement su Reach, il rapporto tra le interazioni e la Reach ossia con le persone realmente raggiunte dai post. Su Instagram, grazie all’accesso ai “first party data” (dati a esclusivo accesso dagli Influencer), si rileva che micro e novice sviluppano, rispetto alle persone raggiunte, interazioni in ragione del 12,3% (micro) e 13,8% (novice), sorpassando sensibilmente top e celebrity (classi che si aggirano attorno all’11%).


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Il Gaming è il settore che genera più interazioni su Instagram

“Influencer Performance Benchmarks 2022” mette in rilievo che i comparti che riescono a generare mediamente più interazioni su Instagram sono quelli del Gaming (342 interazioni per post), Media Entertainment (331), e Automotive (294), seguiti da Fashion ( 246) Family (229) e News (203) categoria, quest’ultima che, su Instagram, sta crescendo considerevolmente vista l’abitudine dei più giovani a informarsi anche attraverso i social.

Sul lato dell’engagement rate i settori sopra il 3% sono quelli del Gaming, degli Hobby e delle tematiche ambientali mentre nell’Engagement su Reach emerge che, su Instagram, i Creator del settore Beauty e Fashion sono quelli che performano meglio.

Il commento del Ceo di Buzzoole, Gianluca Perrelli

Gianluca Perrelli, ceo di Buzzoole, ha dichiarato: “Grazie alla misurazione dei KPI come quelli presi in considerazione nel report di Buzzoole, siamo riusciti a fornire al comparto dell’influencer marketing uno strumento mirato e oggettivo che mette gli investitori in grado di scegliere in modo adeguato verso quali creator orientarsi, identificando quelle fasce di profili che risultano maggiormente in sintonia con i singoli segmenti di mercato. Oggi, infatti, si va delineando uno scenario sempre più competitivo – ha continuato Perrelli - che richiede una conoscenza approfondita sia dei pubblici da intercettare sia dei profili che permettono un aggancio immediato con i medesimi. Ormai le aziende hanno capito che l’influencer marketing più efficace è quello data-driven, basato su benchmark e KPI solidi e realistici. Solo creator che certificano i propri dati attraverso la nostra piattaforma possono essere garanzia per la brand safety”.

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