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10/02/2021
di Caterina Varpi

Gli italiani e il digital: cresce l'uso di social, contenuti audio e gaming. I dati di We Are Social

Sette italiani su dieci sono attivi sui social network. YouTube è la piattaforma più utilizzata. Crescono Telegram e TikTok

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Cresce di sei milioni il numero di persone attive sulle piattaforme social in Italia, con YouTube che si conferma la più utilizzata, seguita da WhatsApp e Facebook. Questa è una delle evidenze emerse dallo studio Digital 2021 di We Are Social, il report annuale che analizza lo scenario social e digital a livello locale e globale, realizzato in collaborazione con Hootsuite, con un focus sul nostro Paese presentato questa mattina durante un webinar. 

Nell’ultimo anno, a causa della pandemia di Covid-19, le tecnologie connesse sono diventate una componente sempre più importante della vita delle persone ed è cresciuto significativamente anche l’utilizzo delle piattaforme social, dell’e-commerce, dello streaming e del gaming. Alcune delle abitudini che hanno subito una grande accelarazione ora si stanno consolidando.

Uno scenario che apre diverse possibilità per i brand, che sono chiamati a porre molta attenzione allo sviluppo di contenuti di valore e a prendere una presa di posizione forte nei loro progetti di comunicazione. 


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In Italia cresce l'utilizzo di Internet e dei social

Nel nostro Paese si registra ancora un trend in crescita per quanto riguarda l’adozione di Internet e delle piattaforme social

Se da un lato, anche quest'anno l'Italia segna un lieve calo demografico, sono oltre 1 milione le persone che si sono connesse ad internet per la prima volta nel corso del 2020, segnando un incremento del 2,2% che fa superare la soglia dei 50 milioni di persone online, ossia l'84% della popolazione. La quasi totalità, accede da mobile (93%).

Crescono anche le piattaforme social, con oltre 2 milioni di nuovi utenti, un aumento quasi del 6% che fa raggiungere quota 41 milioni, ossia il 68% degli italiani. Il 98% di loro accede da mobile. Queste piattaforme sono utilizzate in maniera diversificata, a scopo di intrattenimento, informazione, condivisione e conversazione. 

Quali device vengono utilizzati per la navigazione? Gli smartphone sono presenti nelle tasche e nelle mani del 97% degli italiani, mentre 3 persone su 4 utilizzano computer desktop o laptop. Cresce anche il possesso delle console, pur in un anno in cui sono state rilasciate le prime next gen, e quasi raddoppia la penetrazione nelle case degli italiani di device per la smart home. Inoltre, 1 italiano su 4 possiede uno smartwatch o un dispositivo wearable.

Da mobile gli italiani utilizzano soprattutto app di messaggistica (94%), per l’intrattenimento e la fruizione di contenuti video (76%), per lo shopping (73%) e per l’ascolto di musica (54%).

La fruizione dei contenuti online: crescono audio e gaming

Il 2020, con la pandemia, è stato un anno di contenuti, con la crescita di tipologie e formati che prima non venivano considerati troppo. E' il caso dei contenuti premium, con 3 persone su 5 che utilizzano contenuti paid, fruiti in un ambiente, quello di Internet, considerato in precedenza sinonimo di contenuti gratuiti.  

In questo scenario, è cambiato anche il ruolo dei social: da strumento funzionale sono diventati uno strumento che consente di completare la realtà di tutti i giorni. 

Questo ha un riverbero anche per i brand, che dovranno guardare alla possibilità di creare contenuti esclusivi e rispondere alla domanda degli utenti che chiedono alle aziende una presa di posizione forte nelle loro attività di comunicazione

Gli itaiani sono connessi per oltre 6 ore al giorno ad internet, e passano quasi due ore sui social, con il 98% che lo fa da dispositivi mobili. Online le persone “consumano” soprattutto video (93%), ma crescono l'audio e il gaming, che è un fenomeno ormai diffuso. 

Infatti, le persone passano 1 ora e 4 minuti per l'ascolto di musica in streaming, 49 minuti per il gaming e 30 minuti alla fruizione di podcast. Il 61% delle persone ascolta musica in streaming, il 25% fruisce di podcast mentre l'81% gioca con diverse tipologie di device, anche in virtù di avanzamenti nelle tecnologie infrastrutturali che hanno portato ad incrementi nelle velocità medie di connessione pari al 11% per il mobile e il 29% per il fisso.

L'audio è certamente uno dei formati più interessanti che ha preso piede negli ultimi due anni. Oltre a una sempre maggior interazione con interfacce vocali, le persone consumano sempre di più contenuti audio, che si prestano a fruizione immersiva. I brand, secondo We Are Social, dovranno puntare alla realizzazione di progetti editoriali complessi e contenuti di qualità. 

Per quanto riguarda il gaming, è un ambito in crescita da anni e ora è diventato un fenomeno di massa. In questo caso, per le aziende che vogliono cavalcare questo trend, si aprono diverse strade, indicate da We Are Social. Le aziende possono, innanzitutto, diventare parte dell'esperienza, puntando sullo storytelling, oppure puntare sulle dinamiche del live streaming, o, infine, lavorare sull'identità digitale degli utenti. 

Boom per TikTok e Telegram

Tra le piattaforme social più utilizzate, rimane forte la leadership degli ecosistemi Facebook e Google: YouTube, principale piattaforma legata al contenuto, utilizzata anche come motore di ricerca, WhatsApp e Facebook superano tutti l'80% di adozione, seguiti da Instagram, che cresce in concomitanza con la crescita degli influencer, e Messenger.

Interessanti però le crescite di TikTok, che raddoppia, grazie alla sua grande attenzione data ai creator, e l'ingresso in "classifica" di Telegram, piattaforma di messaggistica che si sta evolvendo verso un ambiente più sociale grazie allo sviluppo dei canali, che fa della privacy uno dei suoi punti di forza principali. 

Rimangono tra le piattaforme preferite degli italiani anche Twich, "go-to" per il mondo del live streaming, specialmente per quanto riguarda il gaming, e Reddit, che recentemente ha fatto parlare di sé per aver speso tutto il budget marketing dell'anno in uno spot di solo 5 secondi durante il Superbowl.

Lo scenario per quanto riguarda i comportamenti sulle piattaforme social presenta un interessante spunto soprattutto lato coinvolgimento: sono incrementate, infatti, di 4 punti percentuali le persone che dichiarano di aver partecipato attivamente al dialogo online, saltando dall'81% del 2020 all'85% registrato quest'anno.

I brand devono cercare di essere rilevanti e adattarsi alle esigenze di ogni piattaforma.

L'ecommerce è il vincitore del 2020

In un anno senza precedenti, che ha visto le persone trascorrere in casa la maggior parte del loro tempo, cresce il numero degli italiani che hanno visitato siti di ecommerce  (94%) e che hanno effettuato acquisti online (80% e 47% da mobile). Una persona su tre cerca sui canali social informazioni sui brand d’interesse.

Nel nostro Paese, si è speso il 24% in più rispetto al 2019 per quanto riguarda il macro-mondo dei consumer goods, con una propensione all'acquisto piuttosto simili per tutte le fasce d'età dai 16 ai 64 anni.

Prima del momento d'acquisto vero e proprio, rimangono estremamente rilevanti degli elementi di socialità derivanti dall'interazione con gli altri e i pareri degli altri, siano essi su siti di consumer reviews, piattaforme social vere e proprie, servizi di Q&A o forum.

In questo senso, è molto importante il ruolo dei social. Queste piattaforme sono una vetrina, che i consumatori consultano per ispirarsi. I brand dovranno porre molta attenzione all'importanza del contenuto associata al giusto formato per ingaggiare le persone in vista dell'acquisto. Tutte le piattaforme si stanno muovendo sui diversi formati, vista la situazione che stiamo vivendo, e anche sulla possibilità di concludere la spesa direttamente in app, un passo importante che cambierà moltissimo le dinamiche degli acquisti onilie. 

L'Italia, per quanto riguarda il commercio elettronico, emerge come paese maturo, restando indietro sui dati globali sono per quanto riguarda l'acquisto da mobile. 

E nel mondo?

I dati del report italiano sono sostanzialmente in linea con quelli dello studio globale di We Are Social. Quest'ultimo parla di 4,66 miliardi di persone che accedono ad Internet, con un incremento del 7,3% (o 316 milioni) rispetto a gennaio 2020. Sono 4,20 i miliardi di utenti delle piattaforme social, con un incremento del 13%, o di 490 milioni di persone. La penetrazione delle piattaforme social si attesta quindi al 53% della popolazione mondiale.


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Il 98% degli utenti attivi su una piattaforma social è attivo almeno su un'altra piattaforma: quelle più attive sono Facebook, YouTube e WhatsApp.

Oltre la metà della popolazione mondiale ha usato i social, in crescita del 13% (9 l'anno precedente) (+7% per gli utenti internet). I social network sono soprattutto un mezzo per entrare in contatto. Come in Italia, i social più usati sono YouTube e Facebook ma crescono in maniera importante TikTok, Telegram e Pinterest.

Il commento dei Ceo, Cucinella, Maggi e Nava

“Il 2020 ha accelerato l'evoluzione delle relazioni che le persone hanno con i canali digital e social. Che si tratti di connettersi con altre persone, di fruire di contenuti audio, di fare acquisti da mobile o di intrattenersi e giocare, è evidente che in un momento storico come questo gran parte della nostra vita si svolga attraverso queste piattaforme, che vengono utilizzate in maniera sempre più diversificata e consapevole. Per chi si occupa di marketing e per i brand sarà quindi cruciale intercettare e interpretare gli insight della cultura online per offrire alle persone un'esperienza rilevante”, commentano Gabriele Cucinella, Stefano Maggi e Ottavio Nava, CEO We Are Social.   

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