Sono numeri importanti quelli di NaturaleBio, il Brand Verticale Nativo Digitale nel settore dei prodotti biologici di importazione specializzato in superfood. La società, nata nel 2016 quando l’interesse per questop genere di prodotti era ancora agli albori, ha avuto uno sviluppo esponenziale che ormai travalica quello di una start-up: il 2020 ha registrato un +40% sull’anno precedente e le vendite hanno sfiorato i 7 milioni di euro.
Il modello è quello del Direct-to-consumer, in cui produzione e distribuzione/vendita avvengono in modo diretto, senza intermediari. L’azienda è partita da un singolo prodotto di alta qualità, l’olio di cocco, e da un singolo canale di vendita, Amazon Marketplace, per arrivare poi ad ampliare il catalogo prodotti, distribuendoli direttamente su diversi canali. In soli 4 anni la società è cresciuta fino ad avere oggi a portafoglio poco meno di 20 referenze in diversi formati - tra cui tè matcha, alga spirulina, miele di Manuka, moringa, maca e açai in polvere, fibra di psillio e cacao crudo - producendo e distribuendo direttamente più di 500.000 unità all’anno, sia tramite Amazon che dall’e-commerce https://www.naturalebio.com/, in ben 10 i Paesi: Italia, Germania, UK, Francia, Spagna, Svezia, Olanda, Svizzera, Austria, Polonia.
Un successo, dunque, da vera Scale-up. Ma cosa rende NaturaleBio un’azienda davvero innovativa, all’interno del panorama italiano del FoodTech? Tutti i processi chiave sono interni all’azienda: in particolare, la selezione dei produttori è accurata e avviene in ben 4 Continenti - Asia, Oceania, Europa ed Americhe - secondo metriche di scelta specifiche, legate tanto alla qualità delle materie prime quanto alla valutazione dei metodi di coltivazione e della sostenibilità. Il team di prodotto di NaturaleBio, spinto da una forte passione e dalla ricerca dell’eccellenza, si reca personalmente nei Paesi di origine delle materie prime, per saggiare l’impegno e la qualità dei coltivatori.
Non solo, sono interne all’azienda anche l’importazione, senza intermediazioni, così come la trasformazione della materia prima e il packaging, la distribuzione e l’assistenza clienti, nonché tutte le attività correlate al marketing e all’e-commerce, che ad oggi è il canale più importante (circa 99% delle vendite totali).
Una smart company nativa, i cui founder e collaboratori hanno un forte mindset digitale, che adotta il modello del “virtual first” fin dalla sua fondazione.
“I founder hanno esperienze molto diverse tra loro, dalla bioedilizia al food&beverage, dal digital marketing all’e-commerce, e lo staff, in crescita, conta oggi circa una trentina di persone - commenta Gianluca Ciralli, Co-Founder e CTO di NaturaleBio - il team di produzione lavora nello stabilimento di Monterotondo, a pochi chilometri da Roma, mentre assistenza, sales&marketing, grafica e sviluppo sono in remote working fin dal primo giorno di attività dell’azienda, coprendo tutto lo stivale da nord a sud, dal Piemonte fino alla Calabria!”.
Con il suo carattere digital-first, NaturaleBio ha guadagnato terreno e consensi in un mondo spesso popolato da player più tradizionali, anche grazie all’attenzione con cui ha conseguito le maggiori certificazioni del settore, risultando oggi operatore certificato Biologico e aderente allo standard "Veganok".
Per crescere ulteriormente, NaturaleBio si appresta ad affrontare un 2021 di nuove sfide:
ampliare l’offerta di referenze, pur rimanendo sempre fedele alla filosofia dei superfood naturali, biologici e certificati di altissima qualità; un
restyling grafico che interesserà tutti gli asset, dal sito al packaging dei prodotti;
maggiori investimenti in Comunicazione, grazie a progetti con testimonial di rilievo, food-blogger, testate e influencer del mondo healthy&green.