10/12/2018
di Caterina Varpi

Keith Weed, Chief marketing di Unilever, in uscita

Il manager annuncia la sua uscita a poche settimane di distanza dalla nomina di Alan Jope, che ricoprirà a partire da gennaio il ruolo di Amministratore delegato

Keith Weed, Chief marketing and communication officer di Unilever, lascia la multinazionale dopo 35 anni, ritirandosi a maggio. Il manager annuncia la sua uscita a poche settimane di distanza dalla nomina di Alan Jope, che ricoprirà a partire da gennaio il ruolo di Amministratore delegato di Unilever, subentrando a Paul Polman. Entrato in Unilever nel 1983, Weed ha ricoperto diversi ruoli, arrivando a quello attuale nel 2010. Il Gruppo non ha ancora nominato un suo successore. Una portavoce afferma che Jope prenderà la decisione su un un nuovo direttore marketing e comunicazione dopo essere diventato A.d. Con Weed, la multinazionale ha effettuato una serie di passaggi verso una maggiore efficienza in ambito marketing e comunicazione: ha tagliato il numero di agenzie con cui lavora, ha portato la produzione in house attraverso gli U Studios e si è orientata a investire maggiormente nei media rispetto ai costi di agenzia e di produzione. Nel ruolo di Cmo, Weed si è anche concentrato sulla passaggio di Unilever ad azienda digitale. Il manager ha sostenuto inoltre la necessità di una maggiore responsabilità da parte dei lettori dei media digitali, parlando della necessità della trasparenza sulle piattaforme di social media, invitando YouTube e Facebook a contribuire a eliminare l'incitamento all'odio. Per quanto riguarda l'influencer marketing, ha dichiarato che la società non avrebbe più lavorato con influencer che acquistano follower. Sempre in tema trasparenza, ha minacciato di togliere la pubblicità dalle piattaforme che non sono sicure per i brand e che non rispettano gli utenti. Con Weed, Unilever ha siglato una partnership con Ibm basata sull’utilizzo della blockchain per registrare quali inventory vengono acquistate e come le campagne vengono effettivamente erogate. «Essendo il secondo più grande inserzionista al mondo, siamo stati in grado di sfruttare la nostra grandezza per ottenere performance ed efficienza, e siamo anche stati in grado di sfruttare al meglio le nostre dimensioni, portando maggiore responsabilità, trasparenza e responsabilità nel settore della pubblicità e del digitale», ha dichiarato Weed. L'investimento globale di Unilever ammonta a 9 miliardi di dollari.

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