06/11/2019
di Andrea Salvadori

comScore si affida al nuovo Ceo Bill Livek per il rilancio

La società statunitense promuove il suo attuale vice chairman con l'obiettivo di tornare a crescere. Non è esclusa la vendita

comScore sceglie di affidare la guida operativa della società al suo attuale vice chairman, Bill Livek, con la volontà di superare uno dei momenti più difficili della sua storia. Il manager, designato come nuovo chief executive officer ed executive vice chairman, subentra negli incarichi a Dale Fuller, nominato lo scorso marzo Ceo ad interim dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Bryan Wiener e del presidente Sarah Hofstetter. I due erano usciti dal gruppo un anno dopo aver assunto gli incarichi a causa delle divergenze emerse con i principali azionisti di Comscore in merito alla strategia adottata dalla società. In seguito, comScore ha annunciato a maggio il taglio del 10% della sua forza lavoro nell’ambito di una politica di riduzione dei costi. A settembre la società ha quindi pagato una multa alla Sec per chiudere una vicenda emersa nel 2016 quando, sotto la guida dell’allora a.d. Serge Matta, aveva fornito al mercato informazioni non veritiere sui suoi risultati di bilancio, secondo quanto ricostruito dalll'ente federale statunitense preposto alla vigilanza della Borsa. Ora la società conta di far ripartire il suo business con la consapevolezza che il mercato necessita sempre di più oggi di società indipendenti specializzate nella misurazione delle audience in un mercato media in rapida evoluzione. Ma non è esclusa la possibilità di una vendita di tutta la società o di alcuni dei suo asset. Tra i principali azionisti di comScore figurano WPP e diversi fondi di investimento, come Primecap Management, Rgm Capital, Clearline Capital, Bares Capital Managemen, Vista Equity Partners Management, Heights Capital Management, The Vanguard Group, Fidelity Management & Research e Lion Point Capital. Nel terzo trimestre comScore ha registrato un fatturato di 94,3 milioni di dollari, in calo rispetto ai 102,9 milioni dello stesso periodo del 2018. La perdita netta è stata pari a 16 cent per azione, in miglioramento rispetto al precedente rosso di 42 cent. Gli utili adjusted sono risultati invece in crescita del 23,2%.

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