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Video
È tutto direttamente proporzionale:
al calare della soglia d’attenzione si alza il potere dei video.
Senza contare che YouTube è di fatto il secondo motore di ricerca più grande al mondo.
L’introduzione dei
live video è stato un fattore importante nel marketing perché collega direttamente consumatori già ingaggiati a prodotti e servizi. E se stai cercando i consumatori, è molto probabile che siano sui Social Media. Piattaforme come Facebook Live hanno dato ai marketers l'opportunità di confrontarsi direttamente con il loro mercato di riferimento.
L'anno prossimo, i video in diretta continueranno la loro corsa, ma
l'aspetto da tenere in considerazione per emergere sarà sempre e comunque l’originalità.
Anche secondo HubSpot, l’importanza dei video non può e non deve essere sottovalutata: semplicemente aggiungendo un video a un'e-mail la percentuale di clic aumenta di uno sconcertante 200-300%, mentre l'aggiunta di una landing page aumenta il tasso di conversione dell'80%.
Il video marketing deve trovare un posto in ogni strategia.
Augmented o Virtual, tutta questione di Realtà
Una doverosa precisazione iniziale è quella di dividere le due tecnologie: con
Augmented Reality intendiamo un’immagine o video che si sovrappone alla realtà mentre la
Virtual Reality è una realtà completamente generata e visibile attraverso l’uso di dispositivi. Fino ad oggi la realtà virtuale è stata utilizzata prevalentemente dai gamers, nelle simulazioni e addestramenti militari, mentre il celeberrimo Pokemon Go è stato un esempio magistrale di realtà aumentata.
Hanno entrambe un potenziale immenso in diversi settori, dall’entertainment, all’istruzione, persino alla riabilitazione dopo un infortunio e - ovviamente - nell’adv. Ci sono già diversi esempi creativi in cui sono state entrambe usate per regalare agli utenti un’esperienza memorabili. Rende un'esperienza coinvolgente e l'immersione è un modo sicuro per connettersi a un consumatore attraverso una gamma di sensi ed emozioni. È una tecnologia di conseguenza funzionale non solo alla parte di awareness di un brand ma anche alla vendita dei singoli prodotti: in questo ha fatto scuola Ikea con la sua app che permette di visualizzare l’oggetto nel contesto casalingo, ma anche brand come Nivea, Volkswagen e Starbucks.
Blockchain
Anche in questo caso, una precisazione è d’obbligo: la Blockchain non è una tecnologia legata esclusivamente al trade delle criptovalute.
Blockchain è una tecnologia che offre sicurezza, una catena alla quale puoi solo aggiungere dati, non cancellarli o modificarli. Le Blockchain sono
consensus-driven, nessuna terza parte può prendere il controllo di questi dati, come non è necessaria una terza parte che supervisioni o convalidi le transazioni. Da qui il suo successo nelle transazioni di criptovalute ma può svolgere un ruolo significativo nella protezione di qualsiasi dato sensibile, arrivando anche a quelli medici.
L’industria dell’entertainment sembra averne colto già le prime opportunità: un esempio è come la cantautrice britannica Imogen Heap - insieme a Ujo - ha pubblicato il suo ultimo singolo sulla piattaforma Ethereum che, consentendo di creare smart contract peer-to-peer, le hanno permesso il controllo totale sui pagamenti, dagli streaming ai remix del pezzo.
Noi non ci facciamo spaventare, e siamo già pronti.
Che il 2019 sia un grande anno per il digital!
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