13/03/2019
di Lorenzo Mosciatti

Triboo primo player italiano certificato per affiancare le aziende sul mercato cinese

Il gruppo attivo nel settore dell’e-commerce e dell’advertising digitale, quotato sul mercato MTA, opera sulle tre principali piattaforme digitali cinesi, WeChat, Alibaba e Baidu

Grazie al recente ottenimento da Tencent Holdings della certificazione per operare direttamente su WeChat, Triboo è diventata l’unica realtà italiana a possedere tutte le certificazioni per operare correttamente sulle tre principali piattaforme digitali cinesi, avendo già ottenuto certificazioni da Alibaba e Baidu. Lo segnala in una nota il gruppo attivo nel settore dell’e-commerce e dell’advertising digitale, quotato sul mercato MTA. La Cina è uno dei mercati dove Triboo conta di crescere nei prossimi anni nell'ambito del suo piano di sviluppo sui mercati internazionali, come ha spiegato di recente ad Engage Riccardo Maria Monti, Executive Director della società. Le aziende, specialmente quelle operative nel settore della moda, guardano con sempre maggior interesse al mercato cinese online, che con 800 milioni di utenti attivi rappresenta il 57% dell’intera popolazione del paese. L’ecosistema digitale cinese è strutturalmente differente da quello occidentale ed è dominato da tre macro player: Baidu, Alibaba e Tencent, piattaforme digitali con proprie regole e best practice a cui è necessario allinearsi per poter essere strategicamente posizionati nei mercati asiatici. Grazie alla nuova certificazione, Triboo è oggi presente a 360° su tutte queste realtà digitali, potendo aprire e gestire account ufficiali per le aziende occidentali su WeChat, il più popolare social network in Cina con oltre un miliardo di utenti attivi quotidianamente. La Digital Transformation Factory è infatti l’unico operatore italiano ufficialmente certificato anche da Alibaba quale partner del suo Tmall, il più grande e-commerce cinese con oltre 500 milioni di utenti attivi ogni mese, consentendo ai clienti di Triboo privi di una presenza fisica in Cina l’accesso ai marketplace del gruppo, e detiene inoltre il certificato di Baidu, principale motore di ricerca del paese con oltre il 70% della quota di mercato, fondamentale per raggiungere i consumatori cinesi.

Il gruppo annuncia la partnership con Fondazione Italia Cina

Inoltre, Triboo ha stretto una partnership con Fondazione Italia Cina, che riunisce oltre 200 aziende italiane interessate ad un posizionamento strategico e commerciale nei mercati asiatici e che ha recentemente premiato Triboo durante i China Awards 2018, istituiti con il patrocinio della Camera di Commercio Italo-Cinese. “L’e-commerce in Cina è imprescindibile per le imprese italiane, a maggior ragione per le piccole e medie, questa partnership con Triboo costituisce una grande opportunità. L’e-commerce richiede lo sviluppo in azienda di un business model ma consente di superare il limite storico delle nostre aziende medio piccole nella distribuzione su mercati sconfinati come quello cinese. La Fondazione coopererà con Triboo per facilitare l’uso delle piattaforme da parte dei nostri 200 soci", ha commentato Vincenzo Petrone, Direttore Generale della Fondazione Italia Cina. Triboo ha costantemente investito le proprie competenze strategiche nei mercati asiatici e grazie alle due società del gruppo specializzate in China & Far East, East Media e Triboo Shanghai, è il partner per le aziende che vogliono intraprendere un percorso di sviluppo del proprio business in Cina e l’unica realtà in Italia forte di un team cross-culturale composto da professionisti cinesi e manager italiani bilingue. “La Cina rappresenta un mercato sempre più rilevante per le imprese italiane e per Triboo. Questa ulteriore certificazione è un importante risultato che ci posiziona come unico player in grado di affiancare le aziende italiane facilitando la loro presenza online sui mercati asiatici, accorciando le distanze tra i Brand e i consumatori cinesi, superando difficoltà e divergenze di comunicazione, approccio culturale e timing", ha commentato Riccardo Maria Monti, Executive Director di Triboo.  

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