17/06/2020

Affiliate marketing: il miglior alleato dei brand per ripartire nella fase del "New Normal"

Secondo il white paper di Tradedoubler, si conferma come strategia molto redditizia per gli inserzionisti che vogliono continuare a investire e posizionare il loro brand nell’era post-Covid

L'affiliate marketing si sta caratterizzando per essere uno dei canali che può maggiormente supportare i brand nella "fase tre" della ripartenza anche, e soprattutto, grazie al fatto di far convergere diversi modelli di business del digital marketing. Ogni affiliato, infatti, presenta agli inserzionisti un modello di business diverso a seconda dei KPI voluti, con un occhio sempre rivolto alla performance. Pertanto, il canale affiliazione, sebbene tradizionalmente si orienti a una remunerazione a CPA, sfrutta anche modelli che richiedono investimenti fissi, CPM, CPC o CPL fornendo una varietà di soluzioni unica nello scenario del digital marketing. Con l'arrivo del Covid-19, poi, alcuni affiliati hanno modificato il loro modello di business per poter accedere a una gamma più ampia di brand da promuovere, con risultati positivi che non hanno tardato ad arrivare. Forti di quanto osservato durante la recente crisi, oggi possiamo affermare che l'affiliate marketing è il miglior alleato dei brand per la fase del “new normal”. Tradedoubler ha dato proprio questo titolo al white paper pensato per i suoi clienti, che contiene le linee guida della ripartenza nella nuova normalità. Analizzando i dati contenuti nel documento, si evince facilmente che l’affiliate marketing si posiziona come una strategia di marketing molto redditizia per quegli inserzionisti che vogliono continuare a investire e posizionare il loro brand nell'era post-Covid. Forse, azzardiamo, la strategia più redditizia? La risposta è sì, se la si implementa con intelligenza, magari insieme a un partner qualificato e selezionando accuratamente le attività da cui partire. Tra i fenomeni che ci ha lasciato in eredità il Covid-19, e che non sono certo destinati a dissolversi in questa fase, c’è la “superdigitalizzazione”: l’enorme espansione dell’utilizzo degli strumenti digitali che ha determinato l’esigenza di una user experience particolarmente efficace. I retailer si sono dimostrati pronti? Alcuni sì, si legge nel documento, altri meno. E ora è tempo di porre rimedio: il rischio è di restare fuori dalla prossima onda dei consumi. Necessario un occhio di riguardo ai touch point aziendali: quali sono, che esperienza forniscono e, soprattutto seguono il paradigma della omnicanalità? Dati alla mano, il whitepaper di Tradedoubler indica le direzioni da prendere e le attività su cui puntare per perseguire una visione omnicanale in cui vi sia una piena sinergia tra le attività off e online grazie, per esempio, a strategie di “drive to store” che Tradedoubler approfondisce qui. Sara Centemero, recentemente nominata alla guida del team italiano di Tradedoubler, considera la fase appena iniziata come una grande opportunità: “Come spesso accade – ha affermato Centemero - ai momenti di stallo e di incertezza segue una fase da cui ripartire con ancora più energia. Questo è il momento ideale per ripensare le proprie strategie di marketing, dotarsi degli strumenti adeguati e scegliere i modelli più opportuni. In Tradedoubler non abbiamo mai smesso di lavorare a fianco dei nostri clienti per indirizzarli verso le forme di promozione più corrette a incrementare il loro business”. Qui è possibile scaricare gratuitamente la guida completa di Tradedoubler agli strumenti di marketing digitale che stanno funzionando di più.

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