16/10/2018
di Caterina Varpi

Ogilvy Italia: Roberta La Selva è il nuovo Ceo

Arriva da Vice Italia. Guerino Delfino, attuale Ceo, resterà in agenzia con il ruolo di Chairman

Roberta La Selva sarà il nuovo Ceo di Ogilvy Italia, a partire dal 15 novembre. Guerino Delfino, attuale Ceo, resterà in agenzia con il ruolo di Chairman. A questo si aggiunge il nuovo incarico a livello Emea in Ogilvy Consulting, la practice globale specializzata nella Digital Transformation. Roberta La Selva è ora Managing Director di Vice Italia e, in precedenza, ha avuto ruoli importanti in Condé Nast e JWT. Guerino commenta così questo cambiamento: «Sono felice che arrivi una figura executive come Roberta che, con la sua esperienza professionale, risulta essere la persona adatta a prendere in mano la gestione quotidiana dell’agenzia. Roberta ha avuto modo di lavorare nell’advertising, nel digital e nel content. In più, so che apprezza e condivide i valori che rendono la nostra agenzia un posto speciale. Sono sicuro che siano ottimi presupposti per guidare Ogilvy Italia verso nuove sfide». Roberta dice: «Ho sempre avuto grande rispetto per il brand Ogilvy, e sono particolarmente entusiasta all’idea di unirmi a questa agenzia in questa fase strategica di cambiamento che Ogilvy definisce come Next Chapter». Paul O’Donnell, Chief Executive a livello Emea, spiega: «Sono incoraggiato da questo nuovo ingresso tra i nostri manager di Milano. Guerino ha fatto un lavoro importantissimo in questi 17 anni in Ogilvy, costruendo un notevole team di persone: precursore di un’agenzia più agile e digitale, in grado di offrire una significativa esperienza nell’advertising. Quel tipo di agenzia che ci piacerebbe avere in ogni altro mercato in cui operiamo. Sono davvero lieto che Guerino continui a influenzare lo sviluppo di Ogilvy in Italia e che ci aiuti a sviluppare il suo approccio innovativo e imprenditoriale in tutta la regione Emea. Inoltre, credo che in Roberta La Selva abbiamo trovato un nuovo leader dinamico, che potrà spingerci ancora più lontano permettendoci di continuare a fare grandi cose in Italia».

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