04/04/2023
di Lorenzo Mosciatti

La martech company Lhub rinnova la visual identity

Il gruppo guidato dal founder e Ceo Andrea Tommaso d'Aietti annuncia l'apertura di una nuova sede a Milano e l'avvio del piano di internazionalizzazione

La digital martech company Lhub si presenta al mercato con una nuova veste visiva e un nuovo payoff, “Data Driven Creativity”, scelto per ribadire quella che è da sempre la chiave distintiva dell’agenzia, ovvero una creatività che si muove solo in relazione a un’approfondita analisi dei dati.

Dopo aver chiuso il 2022 con un fatturato in crescita del 300% anno su anno, e con una previsione per il 2023 di raggiungere i 3 milioni di euro, e dopo essere stata inserita nella “FT 1000 Europe’s Fastest Growing Companies 2023” e aver aumentato del 30% i suoi dipendenti, oggi più di 40, Lhu ha messo ora a budget un ulteriore consolidamento di team e della unit CRM, l’apertura di una nuova sede a Milano e l’inizio di un progetto di internazionalizzazione. 

Partner strategico nello sviluppo dei canali digitali e social, il gruppo opera con un portfolio di 60 clienti gestiti in differenti settori e si pone come fulcro di molteplici servizi di marketing e comunicazione gestiti anche attraverso Blhack Srl, lo spin-off specializzato nella progettazione a lungo termine dei progetti di customer experience. 

“Siamo partiti da un punto fermo, farci riconoscere senza essere riconoscibili”, racconta Simona Facondo, Creative Strategist Supervisor di Lhub. “Ma poi siamo cresciuti, ci siamo evoluti. E da centro del mondo siamo diventati parte di un universo: variegati, contaminati, spregiudicati, irriverenti e in continuo movimento. Così abbiamo cambiato passo e anche segno. Il nostro logo è oggi più chiaro, più fruibile, più democratico con una brand identity che sfrutta colori e forme, spaziando dal vecchio al nuovo per poi cambiare verso. Siamo l’oltreverso della metacomunicazione. Riesci a vederlo? Di sicuro ora puoi leggerlo. Del resto siamo Lhub. E qui ci (ri)mettiamo un punto”.

Il progetto di rebranding, seguito internamente all’agenzia, con la direzione creativa di Yari Muzzolon, Chief Designer Officer, ha visto una totale rivoluzione della parte visuale del brand. Abbandonato il logo in rosso, il gruppo ha puntato su un’immagine più vivace, dinamica e leggibile. “Stiamo crescendo, stiamo cambiando, avevamo quindi bisogno di una parte visiva che ci raccontasse di più, che fosse in grado di seguirci con coerenza nei nostri nuovi progetti. Da qui il desiderio di un nuovo logo, di un nuovo cappello sotto cui identificare tutte le nostre attività”, racconta Andrea Tommaso d’Aietti, founder e Ceo di Lhub. “Un lettering pulito, morbido, dinamico, inserito all’interno di una figura identificativa da un lato e spigliata dall’altro. Colori neutri, una scala di grigi per una maggiore versatilità. Lhub è oggi un contenitore, un’etichetta con un grande potenziale di evoluzione, pronta ad accogliere dentro di sé sempre nuovi progetti”.

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