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11/05/2017
di Teresa Nappi

Marco Frassinetti, Commanders Act: «Oltre la definizione del target con l'attivazione dei big data

Con un approccio volto a sfruttare tutte le informazioni derivanti dal percorso dell’utente per ottimizzare la comunicazione delle aziende, la società propone soluzioni all’avanguardia al fine di migliorare la customer experience

A inizio anno ha cambiato nome abbandonando Tag Commander, e ora come Commanders Act persegue in modo ancora più deciso la mission di aiutare i team di digital marketing a gestire in modo più efficace l’ecosistema dei dati, migliorando l’efficacia delle soluzioni di pubblicità online e la performance delle campagne. A questo scopo, la piattaforma è in costante evoluzione e proprio in occasione del Netcomm Forum, Commanders Act ha presentato un nuovo aggiornamento per la propria DMP. A spiegarlo a Engage è Marco Frassinetti, Country Manager Italy della realtà europea.

Di fronte a un utente crossmediale, la capacità di seguirlo sull’intero customer journey è la vera chiave del successo. Cosa mettete a disposizione a questo scopo?

Commanders Act permette ai propri clienti di monitorare le campagne digitali omnichannel & cross device e di comprendere la combinazione di «touch-point» (punti di contatto) che influiscono su una decisione d’acquisto, tramite il sistema di Attribution che mostra in un’unica dashboard non solo il contributo al business di ciascun canale/media, ma anche i costi associati e il relativo Roi.

In effetti un modello di attribuzione che riconosca il valore di tutti i touch-point è fondamentale…

Oggi, per gli e-commerce è cruciale essere nelle condizioni di poter misurare il proprio media spending. I budget digitali sono in continuo aumento e di conseguenza cresce l’importanza di poter giudicare le performance dei propri canali e partner digitali. I modelli di attribuzione hanno il ruolo di aiutare i web marketing manager in questo task fondamentale. È di estrema importanza, però, dotarsi di strumenti di misurazione super partes, capaci di tracciare le proprie campagne omnichannel, il traffico naturale e le diverse interazioni post click/view, di integrare anche touch-point offline (return item, call center) e che permettano di applicare dell’Attribution Modelling avanzato.

I dati sono al centro di tutto. Quali sono gli strumenti che mettete a disposizione per sfruttarli al meglio?

La suite di Commanders Act è volta interamente alla gestione e attivazione del dato. Nel contesto attuale, gli utenti interagiscono con i brand attraverso molti touch-point e spesso il dato rimane “bloccato” in silos, che non premettono di sfruttare al meglio le informazioni a disposizione dei nostri clienti. Commanders Act permette di unificare i dati online (Dati di Navigazione e Dati di Campagna) e offline per fornire una visione a 360° dei propri clienti e prospect, permettendo di definire delle audience con precise caratteristiche, a cui rivolgere pubblicità mirate aumentando così il Roi di ogni singola campagna digitale (Newsletter, RTB, Retargeting, Push notification, ecc). Le capacità di gestione dei dati di Commanders Act consentono quindi d’implementare campagne su ogni canale più rilevanti e automatizzate, basate su trigger comportamentali che dimostrano un interesse, invece che sulla semplice definizione dei target.

Ci puoi illustrare un caso in cui sono state attivate tutte le vostre leve e quali risultati sono stati registrati dai vostri clienti?

Crédit Mutuel Nord Europe, leader nella fornitura di servizi bancari e finanziari, ha scelto di affidarsi a Commanders Act. Come molte altre aziende di questo settore, CMNE sta registrando un forte calo delle visite presso i punti vendita (meno del 20% dei suoi clienti visita regolarmente le sedi commerciali), mentre, tra chi si affida all’online banking, la maggior parte degli utenti rimane nell’area del sito dedicata alla gestione del proprio conto corrente, evitando le sezioni più commerciali. Grazie all’implementazione delle soluzioni di Commanders Act, è stato possibile unificare i dati CRM e i dati comportamentali dei clienti, migliorando la personalizzazione del sito e organizzando customer journey multicanale dedicati ed efficaci. Le nuove campagne basate sui trigger comportamentali forniscono tassi di risposta tre volte superiori rispetto alle classiche campagne segmentate e i tempi di implementazione delle nuove campagne sono diminuiti significativamente, passando da diversi giorni a poche ore. In seguito all’intervento di Commanders Act, le campagne cross-channel dell’azienda hanno registrato un importante aumento del 66% nel tasso di apertura e una crescita media del 14% del tasso di click.

Qual è oggi il vostro posizionamento?

Commanders Act è un’azienda europea che ha come mission quella di aiutare i team di digital marketing a gestire in modo più efficace l’ecosistema dei dati, migliorando l’efficacia delle soluzioni di pubblicità online e la performance delle campagne. In qualità di fornitore di servizi SaaS, consentiamo un miglior controllo dei dati di prospect e clienti, permettendo di interagire con loro in maniera multicanale (online & offline) durante il customer journey. Inoltre, grazie a un approccio orientato alle performance, Commanders Act consente ai propri clienti di gestire con la massima efficacia la loro trasformazione digitale.

Cosa vi attendete dal 2017, soprattutto nel nostro Paese?

Il 2017 sarà un anno estremamente importante per Commanders Act. L’azienda punta molto sulla nuova suite e vogliamo mantenere la crescita vista negli anni precedenti. Il team italiano si è arricchito di due nuovi elementi: Federico Prinetto e Luca Pellegrini, che vanta una notevole esperienza in materia di dati. Siamo sicuri che, anche quest’anno, saremo in grado di dire la nostra sul mercato italiano.

State lavorando a qualche novità particolare che possiamo anticipare?

Sicuramente sì. Siamo innanzitutto un’azienda che produce software, quindi in continua evoluzione. In occasione del Netcomm Forum presentiamo il caso di studio di Promod. Si tratta di un progetto molto interessante volto al tracciamento degli utenti online e offline con l’obiettivo di migliorare la customer experience on site e in store e di ottimizzare i canali digitali di Promod. Sarà un’occasione per presentare il nostro “Prediction Tree”. Ebbene sì, la nostra DMP si dota di intelligenza, differenziandosi sul mercato. Attraverso un’analisi approfondita del dato restituisce dei cluster di utenti più o meno propensi all’acquisto. L’impatto sul Roi è notevole e i dati finora acquisiti sono sorprendenti. Abbiamo inoltre stretto diverse partnership che ci permetteranno di competere con i Big Player del mercato. Una su tutte è nell’ambito del cross device, che ci permette di riconoscere gli utenti che utilizzano diversi device anche se non sono loggati. L’impatto, come potete immaginare, è estremamente significativo.

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