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17/02/2023
di Rosa Guerrieri

Culture Boutique (ZooCom) lancia un progetto di ricerca sulla generazione Woke

Si chiama Woke Paper e si propone di analizzare le nuove generazioni di consumatori promuovendo la cultura della community come orizzonte di dialogo tra aziende e utenti

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Culture Boutique, nuovo media e unit R&D della next gen creative agency ZooCom, dedica alla generazione Woke un nuovo progetto di ricerca.

Una generazione Woke coltiva consapevolezza e attivismo sulle questioni essenziali (inclusività, parità di genere, giustizia sociale e disputa climatica) e si aspetta sempre di più dal mondo degli adulti (anche come brand e istituzioni). I Woke Consumer parlano il linguaggio dei valori, non perdonano le contraddizioni e si relazionano solo con chi condivide la loro stessa visione del mondo. Ecco perché anche le aziende oggi devono essere capaci di "prendere posizione” e avere un purpose chiaro, ben definito e coerente in tutta la propria attività.

Da qui nasce la ricerca di Culture Boutique, intitolata “Woke Paper: elementi essenziali di marketing contemporaneo” e il cui lancio del primo volume è avvenuto giovedì 16 febbraio a Milano.
Nata da un’intuizione di Samuele Sanna, Senior Creative Strategy di ZooCom, per “monitorare il presente dal punto di vista del futuro”, la ricerca mira a identificare processi, trend e sottoculture relative al target di nuova generazione, fornendo indicazioni utili a chiunque voglia misurarsi con stili, consumi e passioni contemporanee.


Leggi anche: ZOOCOM: NASCE CULTURE BOUTIQUE, L'E-MAGAZINE SUI FENOMENI DELLA NEW GEN


Il progetto rappresenta un inedito approccio di marketing e comunicazione, modellato sul mindset dei nuovi consumatori nel contesto culturale odierno. Nella prospettiva di Culture Boutique, il mondo sta vivendo la più grande trasformazione sociale, politica e culturale dai tempi della rivoluzione industriale: la campagna contro la discriminazione in ogni sua forma (colore, origine, gender, religione) ha reso la riflessione sulle forme di costruzione identitaria ormai necessaria e consapevole. Questo orizzonte ha definitivamente aperto il sistema a un radicale cambiamento della dimensione dialogica tra consumer e brand. La Cultural Relevance (ovvero la capacità di adesione autentica al contesto culturale del proprio target) rappresenta oggi uno dei principali fattori di crescita per un marchio. Le aziende devono quindi guadagnarsi un posto nella cultura delle community di cui vogliono fare parte (e a cui vogliono vendere): del resto, le attività di consumo condiviso sviluppano identità collettive basate su credenze condivise, sistemi di valori complessi, rituali in cui i consumatori sviluppano legami emotivi tra loro. E questo vale in modo particolare per le nuove generazioni.

“Più che in qualsiasi altro momento storico alle aziende è richiesto di rappresentare la realtà, di aderire all’authenticity della cultura dei propri clienti, restandovi fedeli e rispettosi”, ha spiegato Massimo Pecchenini, Head Of Creative Strategy di ZooCom e Direttore del team di ricerca di Culture Boutique. “I Woke Paper si propongono come traccia per sviluppare nuove occasioni di consumo culturale e di intrattenimento, elevandole a contesti commerciali strategici per le aziende interessate a rivolgersi ai consumatori più giovani”.

Il progetto editoriale Culture Boutique Magazine

Oltre ad aver lanciato la serie di Woke Paper di approfondimento, Culture Boutique ha presentato durante l’evento la propria struttura e il nuovo progetto editoriale Culture Boutique Magazine curato da una task di giovani art (Alessandro Villa e Thiago Giannini) sotto la direzione di Matteo Brucato. Dal gaming al rap, con le sue infinite sfaccettature, dalla moda alle forme d’arte contemporanea, dai diritti civili ai temi climatici e oltre: il nuovo e-magazine, nato in ZooCom e ideato da un team di osservatori sociali, racconta origini ed evoluzioni di argomenti cari alle nuove generazioni rendendoli fruibili anche ai Millennial. La varietà di temi affrontati permette al media di connettersi con un’audience variegata e importante (sotto la cura e l’analisi di Manuele Valocchia), senza tralasciare lo spazio concesso a curiosità e a community più di nicchia. Attraverso l’esplorazione dei luoghi digitali e fisici di consumo, Culture Boutique delinea i temi di conversazione più rilevanti e offre uno sguardo a culture, estetiche e fenomeni del nostro tempo.

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