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14/04/2020
di Simone Freddi

Coronavirus, Publicis Groupe taglia i costi per 500 milioni di euro

Il gruppo guidato da Arthur Sadoun comunica i dati del primo trimestre e annuncia un piano di misure straordinarie per fronteggiare la crisi

Di fronte all’inedito scenario di mercato generato dall’epidemia globale di Coronavirus, le maggiori società del mondo della comunicazione stanno annunciando decisioni forti per tentare di gestire la crisi in atto. Dopo il taglio di costi globali per 900 milioni di dollari deciso da WPP, la holding francese Publicis Groupe ieri ha a sua volta annunciato un piano di tagli da 500 milioni di euro. Mentre Dentsu Aegis Network ha varato una riduzione dei salari del 10% a tutto il personale (ne parliamo qui). “Ora siamo tutti di fronte a una crisi che sarà senza precedenti per ampiezza, complessità e probabilmente per durata”, ha dichiarato alla stampa Arthur Sadoun, Ceo di Publicis Groupe, in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre. Nei primi tre mesi dell’anno, Publicis Groupe ha riportato ricavi netti in crescita del 17,1% con il contributo di Epsilon (la compagnia specializzata in marketing data-driven acquisita nel 2019), mentre il business organico aveva registrato una flessione del 2,9%, “in linea con le previsioni pre-pandemia” secondo la società. I dati erano dunque stati appena sfiorati dalle prime fasi della crisi, con un business impattato solo in Cina e, limitatamente al mese di marzo, in Europa, mentre il mercato americano, dove il Coronavirus si è manifestato successivamente, mostrava nel primo trimestre un andamento in crescita. Il tutto, appunto, prima del dilagare della pandemia in tutto il mondo, di fronte alla quale il gruppo guidato da Arthur Sadoun ha annunciato un piano di misure eccezionali per preservare il bilancio alla luce di quelle che saranno le conseguenze dell’epidemia sull'economia e sulle spese in comunicazione delle aziende. Il punto principale è un piano di risparmi sui costi del valore di 500 milioni di euro, tutti relativi al 2020. Inoltre, la società ha proposto agli azionisti un taglio del dividendo del 50% (a 1,15 euro per azione) e una sua dilazione a settembre. Il Ceo Sadoun e il presidente Maurice Levy si ridurranno i compensi del 30% nel secondo e terzo trimestre, mentre gli altri membri del direttivo subiranno una riduzione degli onorari del 20%. Come già aveva anticipato a fine marzo, la società non ha fornito al mercato previsioni sulle sviluppo del business. Una decisione in linea con quella assunta anche dalla holding concorrente Interpublic.

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