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03/10/2019
di Caterina Varpi

Connexia lancia il Connexia Audience Tracker. Nel 2019 fatturato a +50%

Paolo D’Ammassa, Ceo e Founding Partner, e Massimiliano Trisolino, Managing Partner - Strategy & Creativity dell’agenzia, presentano il nuovo data-set proprietario di audience profiling

Il 2019 diventa un anno sempre più rilevante per Connexia. Dopo aver acquisito Ragooo, aperto gli uffici a Roma, visto l’ingresso di diversi nuovi clienti e nuovi componenti del team, l'agenzia presenta oggi infatti Connexia Audience Tracker. Si tratta di un data-set proprietario di audience profiling, elaborato in collaborazione con Bva Doxa, che consente di effettuare approfondimenti su specifici target di interesse, per profilarli secondo diverse variabili. A coordinare il team di sviluppo Matteo Sbarra, Business Strategy Director di Connexia. Paolo D’Ammassa, Ceo e Founding Partner, e Massimiliano Trisolino, Managing Partner - Strategy & Creativity dell’agenzia, hanno spiegato ad Engage il perché di questa scelta. «Negli anni ci è sempre piaciuto innovare. Lo abbiamo fatto con il posizionamento data-driven e con l’ingresso di Italo Marconi nel 2017, per cui Connexia è stata la prima agenzia ad avere un Chief Innovation Officer. Con il varo di questo nuovo strumento, Connexia diventa ora la prima agenzia creativa in Italia a dotarsi di un tool proprietario di audience profiling. Quando i clienti ci chiamano per gare o brief vengono, di solito sono utilizzati tool di terzi per avere set di dati da cui ottenere degli insight. Grazie ai nostri rapporti con Bva Doxa, abbiamo chiesto alla società di ricerche di mercato di sviluppare un set di dati che è un nostro patrimonio. In questo modo, siamo in grado di differenziarci, avendo insight che ci permettono di avere evidenze diverse e più aggiornate rispetto a quello del cliente. Abbiamo infatti una visioni univoca rispetto a dati più standard disponibili grazie a terzi. Questo ci ha portato un valore aggiunto anche lato creatività». Questa è una novità che è stata utilizzata dall’agenzia, infatti, per gli ultimi progetti di comunicazione realizzati, per citarne alcuni, per Buondì, Bakeca, Sap e Coccodì. «I clienti danno molta importanza a questo tipo di approccio che punta su integrazione di dati media e creatività», conclude D’Ammassa. Di che cosa si tratta? Il Connexia Audience Tracker è un’indagine quantitativa, condotta con metodologia CAWI, su un campione di 1.904 utenti, rappresentativo della popolazione italiana web maggiorenne per quote di genere, età, area geografica e livello di istruzione. Lo studio ha l’obiettivo di fotografare la popolazione italiana connessa ad Internet per comprenderne le principali attitudini, interessi e abitudini di consumo di prodotti e fruizioni di servizi, secondo variabili demografiche, psicografiche, attitudinali e comportamentali. Aver sviluppato il tool internamente garantisce diversi vantaggi, tra cui la possibilità di arricchire il data-set, introducendo nuove variabili o realizzando analisi verticali, per target o industry, di accedere al dato grezzo e operare diverse correlazioni, come spiega Trisolino: «Il Connexia Audience Tracker è stato pensato interamente da noi ed è stato tarato sul percorso dell’agenzia. Il nuovo data-set ci aiuta a raccontare il nostro posizionamento di data driven agency. E’ importante sottolineare che si tratta di uno strumento aperto: stiamo lavorando a diverse integrazioni. I dati si riferiscono non solo alla media consumption ma anche all’impianto valoriale delle persone. Grazie all’integrazione con Ragooo, attingeremo anche a universi semantici della parte Seo. Ci sarà poi anche la parte di web listening e social analitycs. Questo ci consente di avere uno strumento inedito, unico e differenziante sul mercato. Il data-set – che comprende diversi settori, dal food & beverage all’automotive, al beauty - può essere modellato per venire incontro alle esigenze dei clienti ed è stato costruito anche in ottica di rapidità e velocità anche di aggiornamento». “Connexia Audience Tracker è un tool dotato di grande flessibilità e versatilità, pensato per ottimizzare l’analisi del target più velocemente e con output rilevanti sotto tutti i punti di vista. – ha sottolineato Matteo Sbarra. – La qualità e l’autorevolezza del dato e, di conseguenza, degli insight è ormai asset imprescindibile per tutti i nostri progetti di comunicazione. La nostra distintività passa anche, e soprattutto, da questo modello di lavoro, con risultati che, per livello qualitativo ed efficienza, ci vengono riconosciuti da tutti i brand che ci scelgono”.

Crescita del 50% del fatturato nel 2019

Il nuovo data-set è l’ultima novità per Connexia, realtà che «continua a crescere più rapidamente del mercato - racconta D’Ammassa. - L’aver investito in un nuovo modello di agenzia sta portando i suoi frutti. Chiuderemo il 2019 con un fatturato in crescita del 15-20%, a livello organico al netto dunque dell’integrazione con Ragooo. Se si considera anche Ragooo, la nostra crescita arriva invece al 50%, superando i 20 milioni di euro di giro d'affari». L’agenzia, inoltre, sta investendo molto sul pharma: «La settimana scorsa abbiamo annunciato il nostro ingresso tra i partner di GlobalHealthPr (GHPR), network mondiale di agenzie indipendenti specializzate in comunicazione scientifica e farmaceutica. Vogliamo supportare le aziende italiane attive in questo settore: dal punto di vista della regolamentazione, sono stati sbloccati aspetti che possono portare la comunicazione di queste aziende a un livello superiore. Al fine di presidiare in modo sempre più capillare il mercato healthcare, inoltre, c’è stato l’ingresso nel team di Giorgia Robaudo con il ruolo di Client Director». Il team dell’agenzia, con l’arrivo di Ragooo è arrivato a toccare le 135 unità che arriveranno a 140 entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda il 2020, tra i focus dell’agenzia figuraneranno la creatività e l’Innovation, come anticipa Trisolino: «Nel 2020 investiremo molto nella creatività con diversi nuovi ingressi, e nell’area della Innovation. Vogliamo, infatti, andare a lavorare con le aziende, oltre che sulla parte di comunicazione, anche agendo sui processi di business, uscendo dalla logica del brief. Vogliamo collaborare con le aziende in un'ottica di co-creation. E lo possiamo fare grazie alle numerose competenze presente in agenzia». Risultati positivi anche per quanto riguarda la Media House, la divisione dedicata alla produzione dei video lanciata l’anno scorso: «La nuova unit si è confermata come un asset molto rilevante. E’ attiva soprattutto sui progetti digital e ci permette di arrivare a un livello qualitativo di alto livello. Un esempio del loro lavoro sono i video della campagna di Bakeca».

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