L’epidemia da Coronavirus sta facendo sentire i suoi effetti anche sul mercato pubblicitario. Ma a fronte di una progressiva frenata degli acquisti pubblicitari diretti, con tante aziende che stanno mettendo in pausa le loro campagne, il mondo del programmatic e l’open market in particolare stanno ancora tenendo.
Le severe misure attuate dai governi nei Paesi più colpiti dalla pandemia hanno portato, infatti, a un drastico calo dei consumi in svariate categorie merceologiche, e questo sta avendo ripercussioni anche nelle strategie di marketing delle aziende. Ripercussioni che si faranno sentire in particolar modo nei mesi a venire, con parecchie aziende che hanno deciso di mettere in pausa le loro pianificazioni adv. Secondo una ricerca di IAB US (Fonte: IAB Proprietary Research “Coronavirus Ad Spend Impact: Buy-side”, March 2020), circa un quarto dei brand (24%) ha sospeso la propria spesa pubblicitaria per tutto il secondo trimestre dell’anno, e il 46% l’ha modificata, con cali anche sensibili sui media tradizionali.
In questo scenario, a risentirne sono soprattutto gli acquisti pubblicitari diretti, mentre sta ancora tenendo il programmatic con l’open market, con le imprese intenzionate a rendere quanto più efficaci possibile i loro investimenti adv.
D’altro canto, il traffico su alcune categorie di siti internet sta aumentando. Il lockdown sta portando la gente a utilizzare di più la rete per lavorare, studiare, ma anche per informarsi e impiegare il proprio tempo libero, facendo registrare importanti crescite di utenza per molti siti.
Per questo, secondo Clickio, partner tecnologico e pubblicitario per publisher recentemente diventato Google Certified Publishing Partner, ora più che mai è importante per gli editori puntare ad incrementare la performance dei propri siti, aumentando il numero delle pagine viste, migliorando i contenuti ma anche l’esperienza dell’utente.
«Questa situazione può costituire un’opportunità per molti editori», spiega Jacopo Gerini, Managing Director di Clickio Italia e Chief Commercial Officer Clickio Global. «In un momento di grossa difficoltà per tutto il mondo, l’errore più grande in assoluto sarebbe quello di fermarsi. Tuttora, è quanto mai ancora più importante contribuire a far crescere la qualità dei propri siti, salvaguardando la propria utenza, lavorando per aumentare il numero delle pagine viste e diminuendo i tempi di caricamento, con il risultato di ottenere una maggior fidelizzazione oltre che un aumento di guadagni pubblicitari».
«Inoltre, con il traffico web in aumento in questo periodo, è fondamentale avere dei siti che riescano a rispondere ai bisogni degli utenti, garantendo contenuti di qualità ma anche un’esperienza di navigazione agile e confortevole. In questo modo gli utenti di oggi saranno anche utenti futuri - continua Gerini. - Clickio, come Google Certified Publishing Partner, ha creato Prism, una soluzione che aiuta i Publisher a massimizzare le performance dei loro siti: Prism trasforma ogni tipo di sito editoriale in una versione di se stesso estremamente veloce e performante, che va ad incrementare lo user engagement, le pagine viste e dunque la durata della sessione di ogni utente, portando benefici a livello di Seo nel lungo periodo».
Prism è da qualche tempo disponibile anche in Italia (ne abbiamo parlato qui). «Nel nostro Paese (ma non solo) stiamo riscontrando una positiva risposta del mercato a Prism», aggiunge Gerini. «Molti editori, soprattutto ultimamente, stanno maturando una maggiore sensibilità sul tema della user experience, e stanno decidendo di affidarsi alla nostra soluzione per migliorare le proprie performance».