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04/11/2022
di IMG Solutions

Il Branded Content batte la pubblicità tradizionale: ecco l’indagine

Pesano fattori come un maggiore engagement e la banner blindness, la tendenza del pubblico a ignorare gli annunci tradizionali

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Con un mercato del digitale in crescita costante, sono sempre di più le aziende e i professionisti che mirano a espandere la propria attività attraverso gli annunci online.

Tuttavia, una recente indagine avverte: con una sempre più crescente tendenza del pubblico a ignorare le pubblicità tradizionali, l’efficacia di questo tipo di annunci è destinata man mano a diminuire.

Al contrario, secondo le proiezioni troverà terreno fertile il Branded Content, cioè quei contenuti informativi senza un messaggio pubblicitario esplicito, che vengono pubblicati su siti e blog autorevoli per promuovere la notorietà e la reputazione del proprio brand.

Le ragioni di questi trend risultano ormai comprovate e sono da ricercarsi in diversi fattori.

Primo fra tutti, lo sviluppo da parte dei consumatori della banner blindness, una vera e propria capacità – consapevole o inconscia – che conduce i lettori dei siti web a bypassare gli annunci pubblicitari tradizionali, o contenuti strutturati in maniera simile.

“L’86% delle persone sperimenta il fenomeno della banner blindness” – testimonia Mario De Francesco, Key Account Manager Italy di Getfluence, che da anni combatte questo trend promuovendo il Branded Content grazie a una rete di 10.000+ editori in giro per il mondo.

“I lettori sono ogni giorno bombardati da annunci e pubblicità sul web di ogni tipo. Questa sovrastimolazione li conduce a ignorare in maniera consapevole o automatica le pubblicità tradizionali, ancora prima di sapere se si tratta di contenuti di loro interesse” aggiunge.

Informazioni che suonano più come una sentenza e sottolineano l’esigenza di correre ai ripari per trovare un’alternativa più efficace a promuovere la propria attività.

I numeri del Branded Content: quanto è realmente efficace

Con previsioni così negative sull’efficacia delle pubblicità tradizionali, risulta naturale mostrare prudenza e chiedersi se il Branded Content sia davvero la soluzione. Fortunatamente, i numeri giocano a favore di questo trend, incoronando il Branded Content come una soluzione destinata a durare nel corso dei prossimi anni nel mercato pubblicitario.

Un’indagine condotta grazie ai dati della società indipendente Nielsen sottolinea come i contenuti brandizzati risultino maggiormente in grado di generare engagement rispetto alle pubblicità tradizionali.

“Il Branded Content consente al proprio brand di ottenere il 59% in più di brand recognition rispetto agli annunci tradizionali” sottolinea Mario De Francesco di Getfluence.

Ciò significa che i lettori hanno il 59% in più di probabilità di ricordarsi di un brand leggendo a riguardo in un contenuto sponsorizzato, piuttosto che in un normale annuncio sui social o sui motori di ricerca.

“È molto più facile per un lettore acquisire informazioni tramite un articolo che leggerà con interesse e passione, piuttosto che con un comune advertisement, molto più invadente e, alle volte, persino fastidioso” aggiunge Mario De Francesco.

Insomma, dati di fatto che sfavoriscono format indiscreti e invadenti, premiando invece contenuti che creano valore nei confronti del lettore e che lo invogliano a svolgere l’azione desiderata dal brand in maniera naturale e spesso più consapevole.

Ma i numeri a favore del Branded Content non finiscono qui.

La stessa indagine sottolinea due insights interessanti, utili a capire l’importanza che questa pratica ricoprirà in futuro nel mercato pubblicitario.

Il primo riguarda la fiducia che i consumatori ripongono in brand promossi da testate che leggono abitualmente e che ritengono autorevoli. Infatti, le statistiche evidenziano come il Branded Content risulti il 50% più efficace rispetto agli annunci tradizionali nell’aumentare la trust del pubblico verso il proprio brand.

In aggiunta, il Branded Content permette di raggiungere con facilità i mercati di tutto il mondo, sfruttando la promozione dei propri prodotti o servizi tramite testate o altri publisher autorevoli nel Paese di destinazione.

Ciò risulta uno dei maggiori punti di forza a favore di questa pratica, che contribuisce a migliorare il posizionamento del proprio brand in fette del mercato nuove e inesplorate.

“È proprio per questo motivo che consentiamo a aziende e professionisti di collaborare con più di 10.000 publishers in tutto il pianeta, per permettere al proprio brand di ottenere fiducia in maniera rapida, economica e efficace” sottolinea infine Mario De Francesco, celebrando la varietà di editori premium offerta da Getfluence, tra cui testate internazionali come Forbes e The Economist, ma anche giganti dell’informazione italiana come La Repubblica e Il Tempo.

Nel mondo oggi il Branded Content registra numeri record, con quasi il 75% degli inserzionisti che lo include all’interno dei propri sforzi pubblicitari, ed è lecito attendersi che la crescita continui, in Italia come altrove, anche nei prossimi anni. 

Riguardo Getfluence

Getfluence è un’azienda leader globale nel settore del Branded Content.

Attraverso collaborazioni con oltre 10.000 publishers in giro per il mondo, permette a aziende e professionisti di promuovere l’awareness e la trust del proprio brand mettendosi in contatto diretto con testate autorevoli e rinomate.

Grazie a accordi stipulati direttamente con gli editori, consente ai propri clienti di usufruire di prezzi competitivi e contenuti.

Il suo sistema di messaggistica centralizzato permette infine di inviare e scambiare informazioni e documenti in totale sicurezza, rendendo possibile risparmiare tempo rispetto alle tradizionali soluzioni 1 a 1.

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