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28/01/2022
di Optimamente

Curriculum e personal branding: trovare lavoro facendo marketing di se stessi

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Trovare un buon impiego, al giorno d’oggi, non è facile: la concorrenza è tanta, e bisogna mettere bene in evidenza le proprie abilità. Sicuramente è opportuno scrivere il curriculum in maniera ottimale, e conciliarlo con un’accurata operazione di personal branding.

L’espressione “personal branding”, di norma, viene connessa al mondo del marketing e dei liberi professionisti. Tuttavia, la promozione delle tue competenze e conoscenze è uno step fondamentale per emergere agli occhi dei recruiter. Per distinguersi a un colloquio, è necessario “fare marketing di sé stessi”: la strada migliore è la combinazione di un Curriculum Vitae adatto con un piano di personal branding.

Come fare? Non temere, nelle prossime righe ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sull’argomento. Si va dalla gestione dei social (e in generale della presenza in rete) alla stesura di un curriculum che catturi l’attenzione delle aziende. Ti suggeriamo di elaborare un CV su misura a seconda della posizione per cui ti stai candidando: ti possono aiutare i modelli di Curriculum Vitae da compilare online.

L’unione di Curriculum Vitae e personal branding per la ricerca del lavoro

Per essere chiamati per un colloquio, e soprattutto poi per essere scelti da un’azienda, non basta mandare il curriculum. Quest’ultimo, come già abbiamo sottolineato, va inserito in una precisa strategia di personal branding.

Il meccanismo è chiaro: il recruiter deve individuare un “prodotto”, ovvero il candidato ideale per una determinata mansione. Ha, quindi, bisogno di fare una selezione e di prendere la decisione finale tra varie possibilità. La cosa migliore che puoi fare è mettere in risalto le tue capacità, le hard skills e le soft skills che ti contraddistinguono, in modo da “pubblicizzare” il tuo brand personale.

A tale scopo, è essenziale coltivare la web reputation e amministrare con intelligenza la tua presenza online. Non ci riferiamo solo ai social network, ma anche agli eventuali forum, ai blog, ai siti di recensioni ecc. Le persone che hanno una reputazione positiva su internet, ossia quelle di cui si parla bene, partono con una marcia in più perché sono state in grado di valorizzare la propria immagine – proprio come fanno i marchi e le imprese.

In questo ambito è indispensabile non solo costruire una figura tramite il personal branding, ma anche far sì che ci sia coerenza con l’io reale. In altri termini, deve esserci corrispondenza tra il soggetto delineato online e quello che traspare dal curriculum.

Fare marketing con il curriculum

La promozione di sé stessi, in quanto professionisti, va a braccetto con l’elaborazione di un CV ad hoc. Questo è un vero e proprio biglietto da visita: deve trasmettere efficienza, serietà, così come affabilità, energia, determinazione.

Le aziende apprezzano molto i CV personalizzati, concepiti appositamente per la candidatura. Di conseguenza, non dovrai elencare in maniera asettica tutte le cose che sai fare, bensì porre l’accento sulle skills che servono in quel contesto.

Ad esempio, se stai rispondendo a un annuncio per social media manager, dovrai mettere in rilievo abilità legate al mondo della comunicazione e dell’analisi dei dati, qualità come la creatività, magari competenze nel campo del copywriting e del photo editing. È inutile scrivere che suoni uno strumento musicale o che ti dedichi a un hobby manuale!

Dunque, la prima regola è: curriculum su misura in base all’azienda e al posto per cui ti stai candidando. Lascia perdere i formati tradizionali, come quello europeo, e adotta invece un modello smart e moderno.

Il marketing personale non può prescindere da un CV redatto con logica e sistematicità. Riporta i tuoi studi e le esperienze lavorative in ordine cronologico inverso, dai più recenti ai più vecchi. Lascia stare le omissioni, come i voti più bassi, dato che i recruiters se ne accorgerebbero subito e ti chiederebbero spiegazioni in sede di colloquio.

Un curriculum che supporti il personal branding non è prolisso, anzi, è quanto più possibile conciso. Non andare oltre le 2-3 pagine: altrimenti c’è il rischio che il recruiter si annoi immediatamente! Al bando i muri di testo, mentre sono ben accetti i paragrafi con elenchi puntati, i grassetti e qualche corsivo, per rendere la lettura del curriculum più piacevole. Proprio come si fa con gli articoli da pubblicare in rete.

Scegli con attenzione la foto, che deve suggerire professionalità, e non commettere errori quando scrivi i contatti. Se l’e-mail o il numero di telefono sono sbagliati, l’azienda non riuscirà a mettersi in comunicazione con te. Questi sono i consigli essenziali per fare personal branding con il Curriculum Vitae.

I recruiters delle aziende e la ricerca su Google

Torniamo all’altro aspetto del personal branding per trovare lavoro: la cura della presenza online e della web reputation. Devi sapere che, il più delle volte, le aziende fanno delle ricerche sul candidato dopo aver ricevuto il suo curriculum.

Quelle che effettuano sono delle search su Google: digitano il nome della persona e danno uno sguardo ai risultati nella SERP. L’obiettivo è capire quale individuo si cela dietro il CV, quali sono i suoi interessi, le sue inclinazioni, le sue opinioni sociali e politiche.

Per prevenire eventuali esiti negativi, può esserti d’aiuto il cosiddetto ego surfing: cerca te stesso su Google per analizzare, appunto, la tua reputazione digitale. Quello che emerge non ti soddisfa? Allora è il momento di fare qualcosa per migliorare la web reputation.

Il ruolo dei social network

I social, attualmente, sono uno degli strumenti più preziosi per fare personal branding. Se ti rendi conto che i contenuti potrebbero essere deleteri per la tua candidatura, non commettere l’errore di chiudere gli account: di solito, chi non ha almeno una pagina Facebook o Instagram è penalizzato ai fini del personal branding.

Le piattaforme social costituiscono un’ottima opportunità: sfruttala creando contenuti accattivanti, che suscitino la curiosità dei recruiters. Devi, cioè, usare i social per la definizione di un’autentica identità digitale, coerente con la figura evidenziata nel curriculum.

I social, così come gli altri siti, i forum ecc., sono un mezzo per fare networking. È fondamentale avere dei profili social, e adoperarli nel modo giusto, per farsi notare dalle aziende!

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