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16/10/2020
di Caterina Varpi

intarget e Core Analytics insieme: strumenti per ottimizzare in tempo reale gli investimenti pubblicitari

Partnership tra le due aziende per supportare le aziende nell’allocazione del budget pubblicitario sia online che offline, sfruttando la AI

Andrea Marcante

Andrea Marcante

Allo scopo di offrire metriche in grado di orientare al meglio gli investimenti pubblicitari in un momento di forte discontinuità, Core Analytics, realtà di ricerca statistica e monitoraggio, e intarget, attiva nel digital marketing, siglano un accordo per supportare le imprese nell’allocazione del budget pubblicitario sia online che offline, sfruttando strumenti di artificial intelligence che puntano a prevedere i risultati “omnicanale”.

Grazie all'accordo le due aziende saranno in grado di proporre uno strumento di analisi e decisione completo che segnali quali sono le allocazioni ottimali della spesa media di un'azienda, spiega Andrea Marcante, Managing Director di intech, la unit di marketing technology di intarget: “Le occasioni di interazione tra marchi e consumatori aumentano in modo esponenziale, e le aziende attratte dal modello MMM cercano di conseguenza di ottimizzare il ritorno dell’investimento (ROI) valutando l’impatto delle diverse attività di marketing e adottando le soluzioni più coerenti. Il modello MTA viene comunemente adottato per ottimizzazione gli investimenti in advertising, valutare l’efficacia dei touchpoint digitali e individuare sinergie tra canali digitali. Core Analytics e intarget, con questa partnership, sono in grado di offrire uno strumento di analisi e decisione completo che, in una logica di “prediction marketing”, sia ad esempio in grado di determinare le allocazioni ottimali del budget media rispetto a specifici obiettivi aziendali. L’obiettivo è di potere tener conto non solo degli effetti di breve periodo della comunicazione, ma anche di quelli di medio-lungo, indispensabili per bilanciare correttamente le risorse tra i media tradizionali e online e distinguere gli obiettivi di performance da quelli più puramente di awareness”.

“Nei mesi scorsi, le restrizioni governative e la conseguente contrazione dei consumi ha fortemente modificato gli andamenti del business di molte aziende con un calo sensibile a marzo/aprile, un rimbalzo tra maggio/giugno e un assestamento nel periodo immediatamente successivo” spiega Nevio Leone, partner di Core Analytics che continua: “in questo contesto molto dinamico abbiamo di recente supportato un nostro cliente, che opera nel settore finanza/assicurazione, a valutare costantemente i risultati di tutte le attività di comunicazione per verificare dove potevano esserci opportunità di investimento, guardando anche a media più tradizionali e non esclusivamente digitali. I continui aggiustamenti mensili ci hanno consentito di calibrare al meglio i nostri tool di forecasting e, grazie a questi, a riallocare coerentemente i budget media riuscendo a stabilire, già a fine luglio, come raggiungere gli obiettivi di business di settembre-ottobre 2020”.

Nevio Leone

In un'ottica di omnicanalità, le due realtà propongono soluzioni che vogliono evidenziare le correlazioni tra azioni di comunicazione online e offline.

Inoltre, in uno scenario di mercato e di fruizione dei media in continua evoluzione determinato da quest’anno anche da fattori esterni molto rilevanti, queste analisi devono poter fornire al cliente il framework più aggiornato possibile sulla produttività delle leve di marketing e media.

“Le nostre analisi sono progettate per rispondere alle esigenze specifiche delle singole aziende, supportandole sia nella fase strategica che operativa”, afferma Ramon Soranzo, Founder di Core Analytics. “La partnership con intarget produce ulteriore valore aggiunto ai clienti per il raggiungimento delle performance ottimali grazie ad una valutazione approfondita e integrata di tutti gli investimenti digital”.

Ramon Soranzo

Un periodo di grande cambiamento

Solo nel mercato italiano del Programmatic Advertising nel 2019 sono stati spesi 556 milioni di euro, con una crescita del 14% rispetto al 2018 ma, allo stesso tempo, come ha dimostrato una recente ricerca svolta dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano su un campione di aziende investitrici in advertising di medio-grandi dimensioni, ancora oggi, un’azienda su 3 non ha adottato alcun modello di misurazione degli investimenti, il 23% adotta unicamente un modello MMM, il 21% esclusivamente un modello MTA e solo il 21% si dota di entrambe le soluzioni.

In un 2020 di ulteriore cambiamento dei paradigmi, che risentirà della decrescita dell’intera raccolta pubblicitaria online, diventa quindi cruciale poter stimare correttamente il budget in base agli obiettivi di comunicazione da raggiungere.

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