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Google e Mastercard, patto "segreto" per tracciare gli acquisti

Secondo Bloomberg, Mountain View avrebbe monitorato gli acquisti "offline" di oltre due miliardi di consumatori

Google e Mastercard avrebbero stipulato un "accordo segreto" che avrebbe permesso al colosso di Mountain View di tracciare gli acquisti "offline" di oltre due miliardi di consumatori. A rivelarlo è l'agenzia Bloomberg, la quale scrive inoltre che Google avrebbe pagato "milioni di dollari" per avere i dati da Mastercard e le due società avrebbero discusso anche la divisione di una parte dei guadagni, secondo persone che hanno lavorato all'intesa. Alphabet Inc. e Mastercard Inc. - secondo la testata - hanno negoziato la partnership commerciale per circa quattro anni. “L’alleanza ha dato a Google un vantaggio senza precedenti per misurare la spesa al dettaglio”. Un segmento strategico per il motore di ricerca, racconta Bloomberg, per rafforzare “la sua attività principale contro gli attacchi di Amazon”. A suscitare riflessioni sono - ancora una volta - gli aspetti legati alla privacy e all'utilizzo dei dati degli utenti. Se l'accordo risultasse vero (le due compagnie non ne hanno mai parlato pubblicamente) vorrebbe dire che oltre due miliardi di possessori di Mastercard sarebbero inconsapevoli di questo tracciamento, fa notare Bloomberg. "le persone non si aspettano che le cose comprate nei negozi fisici siano collegate a quelle comprate online, non c'e' abbastanza informazione ai consumatori su cosa stanno facendo e che diritti hanno", spiega alla testata Christine Bannan, dell'Electronic Privacy Information Center (EPIC). In effetti, la possibilità di profilare gli utenti del web non solo in base agli acquisti online, ma anche a quelli in negozio è una delle sfide più sentite dagli operatori della pubblicità online, che devono dimostrare l'influenza delle campagna su Internet sui comportamenti degli utenti anche al di fuori dell'ambiente digitale. Lo scorso anno, Google in proposito ha annunciato un servizio chiamato "Store Sales Measurement" spiegando di avere accesso ad "approssimativamente il 70%" delle carte di debito e credito Usa attraverso dei partner, senza tuttavia menzionare quali fossero. A proposito di questo prodotto, un portavoce di Google ha specificato che prima di lanciarlo in versione beta lo scorso anno la società aveva sviluppato "una nuova tecnologia di crittografia in doppio cieco" che di fatto impedisce a Google e ai suoi partner (gli inserzionisti che usano lo strumento) "di visualizzare le informazioni personali identificabili degli utenti”. Il motore di ricerca ha sottolineato inoltre che non ha accesso a "nessuna informazione personale dalle carte di credito e di debito dei nostri partner, né condividiamo alcuna informazione personale con i nostri partner. Per quanto riguarda gli utenti, invece, essi "possono fare opt out“- quindi disattivare il monitoraggio degli annunci – “in qualsiasi momento utilizzando gli strumenti gestione Attività Web e App”.

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