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12/03/2020
di Francesco Tempesta

YouTube, via libera all'adv nei video sul Coronavirus

Il ceo Susan Wojcicki: "Vogliamo assicurare che il mondo dei media e i creator possano continuare a produrre video di qualità sul tema in maniera sostenibile"

Cambiano le regole di YouTube per la monetizzazione di contenuti inerenti il Coronavirus. La piattaforma video di Google ha annunciato un cambio di policy riguardante la presenza o meno di pubblicità all'interno di video che parlano del Covid-19. Fino ad ora, YouTube aveva vietato ai suoi creator di inserire adv in contenuti che parlavano del virus, assimilando questo caso a quello degli eventi considerati "sensibili", come guerre, sparatorie di massa, atti terroristici e - appunto - crisi sanitarie globali. In tutte queste circostanze, la piattaforma non ammette la presenza di annunci adv per motivi di brand safety. Ma ora che il Covid-19 è stato ufficialmente dichiarato "pandemico", YouTube ha deciso di fare marcia indietro, aprendo ai video su questo tema la possibilità di essere monetizzati. In effetti, sono tantissime le persone che sfruttano la piattaforma per diramare informazioni, anche utili e autorevoli, sul virus, e nel mondo dei media, questo argomento sta ormai diventando sempre più quello dominante nelle coperture giornaliere. Insomma, tutti ne parlano, come ha ammesso il CEO di YouTube Susan Wojcicki: "Sta diventando chiaro che questo tema è una parte importante delle conversazioni di tutti i giorni - ha dichiarato - e vogliamo assicurare che il mondo dei media e i creator possano continuare a produrre video di qualità in maniera sostenibile". La pubblicità sui contenuti che parlano di Coronavirus sarà comunque ammessa solo su un "limitato numero di canali", tra cui quelli di editori e di creator che si autocertificano utilizzando il sistema di "self-labeling" della stessa piattaforma, quello che ad esempio consente di dire a YouTube se i propri video sono conformi alle linee guida pubblicitarie del sito prima della revisione che quest'ultimo fa dei contenuti pubblicati. Un sistema che comunque non impedisce del tutto la diffusione (a volte consapevole, a volte no) di fake news. Naturalmente YouTube dovrà impegnarsi a fare rapide verifiche sui contenuti pubblicati, e rimuoverli prontamente. La piattaforma in ogni caso da qualche tempo ha iniziato a promuovere i contenuti di fonti autorevoli tra i suoi risultati di ricerca e tra i video suggeriti.

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