Triboo adotta un protocollo per certificare la qualità della propria offerta di adv online.
Il protocollo - denominato R.O.A.R., acronimo di Reactive Optimization Advertising Rules - si basa sull’intera suite Integral Ad Science (IAS) per la Brand Safety, Ad Fraud e la Viewability anche nel Programmatico.
Triboo continua dunque a investire in innovazione tecnologica per migliorare e certificare la qualità della propria offerta di adv online a benefici dei propri clienti.
La società, quotata sull’MTA, ha quindi ideato un proprio protocollo denominato R.O.A.R. che permette di aggiungere un ulteriore tassello al percorso di qualificazione dell’inventory rappresentato e messo a disposizione attraverso canali tradizionali o in programmatico.
Dopo essersi posizionato come primo publisher italiano ad aver avviato il processo di qualificazione con IAS nel 2017 (leggi qui l'articolo dedicato), la partnership si è ora ulteriormente rafforzata abbracciando l’intera suite che sarà operativa già a partire da dicembre 2018.
L’obiettivo è garantire ai propri clienti impression “Fraud Free”, “Viewable only” e “Safety First”. Ciò ha permesso di raggiungere importanti risultati in termini di expertise e competenza sui KPI attesi.
Cos'è il R.O.A.R. di Triboo
Il R.O.A.R. consiste in una
serie di procedure per il costante controllo della qualità e l’impiego di sofisticate tecnologie sviluppate sia internamente, che tramite partnership internazionali, finalizzate da un lato a stabilizzare i KPI attesi sui siti, e dall’altro a monetizzare in modo congruo l’inventory così ottenuta.
Un lavoro mirato a
targettizzare solo le impression migliori e che premia i siti che lavorano costantemente al miglioramento delle posizioni pubblicitarie, a limitare l’affollamento pubblicitario e ridurre la frequenza per utente.
Il protocollo R.O.A.R
richiede l’adozione da parte degli editori di una suite tecnologia complessa - ma facile da implementare - messa a disposizione da Triboo, per governare le posizioni banner in modo dinamico e ottimizzarne la monetizzazione. Con questa soluzione, la società garantirà ai clienti la qualità dell’inventory acquistata dal provider Triboo, senza dispersione e underdelivery.