Trading Desk, Piattaforma Programmatica, DSP: ancora tanta complessità
Proviamo a fare chiarezza sulle differenze tra questi tre attori e su come si inseriscono all’interno di un ecosistema complesso quale quello dell'ad tech
Non serve parlare ancora dell’importanza del Programmatic all’interno del mercato dell’Internet Advertising. I dati presentati dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano parlano di un’incidenza del 23% del Programmatic sul totale della Display Advertising con una stima di crescita del 25% entro fine anno, cifre che dovrebbero convincere anche chi è ancora riluttante al suo utilizzo in una campagna di marketing digitale. Tuttavia oggi c’è un pò di confusione all’interno dello scenario programmatico, confusione che non è legata né alla crescita del Programmatic nel settore pubblicitario, né agli strumenti che mette a disposizione, ma piuttosto alla complessità di un ecosistema ricco di attori e in continuo movimento. Come ogni mercato dinamico e in crescita, la modalità di acquisto tramite aste ha portato a nuove sfide sul mercato e al susseguirsi di posizionamenti e riposizionamenti di svariati player. Numerosi inserzionisti si perdono nel capire quali sono le differenze tra Trading Desk, DSP (Demand Side Piattaform) e piattaforme programmatiche e come queste si inseriscono all’interno di un ecosistema complesso. E’ importante fare un pò di chiarezza su questi tre posizionamenti per aiutare gli inserzionisti a risolgersi alla soluzione migliore per raggiungere i propri obiettivi di business.