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25/07/2016
di Cosimo Vestito

San Diego Comic-Con: Google e Paramount sperimentano un nuovo formato video istantaneo

In occasione della premiere della pellicola fantascientifica "Star Trek Beyond", avvenuta nel corso della convention, la casa cinematografica americana ha sfruttato la piattaforma DoubleClick Bid Manager per distribuire annunci video in tempo reale

Nella stravagante cornice del Comic-Con di San Diego, la più grande convention mondiale dedicata alle arti, al cinema e ai fumetti, Google e Paramount Pictures hanno testato un nuovo “annuncio video istantaneo”, grazie al quale un marchio può riprendere ed editare un filmato per poi erogarlo istantaneamente su schermo come pubblicità programmatica. L’esperimento è stato condotto nel corso della proiezione in anteprima di Star Trek Beyond. Il cast e la troupe della pellicola fantascientifica hanno utilizzato telefoni già equipaggiati della tecnologia sperimentale di Google DoubleClick per catturare gli eventi avvenuti lungo il tappeto rosso durante le ore iniziali della premiere, e hanno in seguito editato i video in tempo reale consegnando ai fan annunci sul momento. “Non stiamo lanciando una nuova applicazione mobile”, ha detto a MediaPost un portavoce di Google, “Stiamo semplicemente testando una nuova tecnologia sviluppata dal nostro team. Paramount è il primo inserzionisti a provarla”. L’obiettivo principale dell’esperimento è vedere se Big G è in grado di ridurre il tempo che impiega per creare annunci video, da mesi a minuti. Imparando dal test Google intende trovare nuovi modi per far evolvere gli annunci video programmatici a favore dell’industria. Il risultato finale è un'inserzione video TrueView, gestito attraversa la piattaforma programmatica di DoubleClick, DoubleClick Bid Manager. Il fatto che questa prima sperimentazione del formato sia avvenuta interamente attraverso cellulari, è riconducibile alla missione aziendale di Google, ossia rendere più piacevole la navigazione su mobile ovviando a quelle lentezze di caricamento di contenuti e pubblicità, come dimostra l'operazione, avvenuta la settimana scorsa, di portare la tecnologia AMP anche sui dispositivi mobili (leggi qui l'articolo dedicato)

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