• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
02/02/2018
di Alessandra La Rosa

Google Display Network vs. DSP; la risposta delle holding pubblicitarie ai walled garden

Per aumentare la reach display è meglio GDN o una DSP? E che differenza c'è tra le piattaforme dati dei grandi gruppi pubblicitari? Intanto la mobile adv si trova ad affrontare nuove sfide

Qual è lo strumento migliore per aumentare la reach della pubblicità display? Dipende dai casi. Intanto le holding adv rispondono ai walled garden con le loro piattaforme dati proprietarie, e il mercato della pubblicità mobile prova a superare alcuni importanti ostacoli.

Google Display Network o DSP?

Le piattaforme utilizzabili da chi acquista campagne display sono tante, ma in genere chi passa dalla search alla display e ha voglia di aumentare la proria reach tende per vari motivi ad affidarsi al Google Display Network. Siamo sicuri però che questa scelta sia sempre la migliore? Tra utilizzare GDN o DSP la decisione più adatta non sempre è la più ovvia: entrambi, infatti, hanno pregi e difetti. Leggi di più su Marketing Land.

Ad ogni holding la sua piattaforma dati

Agli inserzionisti fa gola poter utilizzare i preziosi dati forniti dai walled garden, tuttavia al di fuori dei confini di quelle piattaforme non è cosa possibile. Per rispondere a questi desideri dei buyer, le principali holding pubblicitarie hanno sviluppato delle piattaforme dati proprietarie: Spine di Publicis Groupe, AMP di IPG Mediabrands, mPlatform di WPP, M1 di Dentsu Aegis Network e Annalect di Omnicom. Ma che differenza c'è tra l'una e l'altra? Leggi di più su AdExchanger.

Le nuove sfide del Mobile Advertising

Nonostante la rapida crescita, la pubblicità su mobile ha ancora degli ostacoli da superare per raggiungere il suo pieno potenziale. La frammentazione di formati e standard, infatti, limita le possibilità data-driven del mezzo. Il consolidamento di standard di riferimento, diversi da quelli desktop e più appropriati alle specificità di smartphone e tablet è ancora lontano, ma miglioramenti su misurazioni e trasparenza si stanno già cominciando a intravedere. Leggi di più su eMarketer.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI