Cosa può offrire il Programmatic al mondo del Travel?
Secondo Alessio Romero, Digital Travel Expert di Tradelab, gli acquisti automatizzati sono un prezioso strumento anche per chi opera nel settore dei viaggi. La società ne parlerà al BTO di Firenze
Il Digital sta trasformando il mondo del turismo offrendo nuove opportunità che le aziende devono saper cogliere tempestivamente per restare competitive e per riuscire a gestire in maniera efficace la relazione con un cliente sempre più esigente e digitale. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, il digitale traina il mercato del turismo italiano con un valore che si attesta attorno ai 14,2 miliardi di euro, diventandone sempre più una parte rilevante. Dati importanti che aprono il campo a dinamiche e abitudini tutte nuove. Anni fa la pianificazione di un viaggio implicava prevalentemente andare in agenzia, raccogliere brochure e informazioni e settimane di organizzazione. La “digital disruption” ha oggi cambiato il mercato, i player, i tempi e i modi di viaggiare. Il viaggiatore moderno utilizza strumenti digitali online per ricercare, pianificare e soprattutto prenotare i propri viaggi in modo semplice e veloce. Di conseguenza, il tourist journey è diventato lungo e articolato, frazionato in più giorni e svolto su differenti touch point sia online che offline. Secondo una ricerca di Expedia, prima di compiere una prenotazione gli utenti arrivano a consultare fino a 100 siti online. Il mobile ha ormai assunto un ruolo primario sia nella fase di ricerca di informazione che di prenotazione del viaggio, soprattutto tra i Millennials, intensivi utilizzatori di smartphone e di app per la ricerca di offerte e per prenotare voli e alberghi. Ma anche chatbot, realtà virtuale e machine learning sono tecnologie che, soprattutto all’estero, vengono già utilizzate per migliorare l’esperienza di viaggio. Anche nel nostro Paese le aziende del settore sono di conseguenza chiamate a modificare i propri modelli di business per cogliere le opportunità che questi strumenti generano all’interno della filiera e nella relazione finale con il cliente, e per non soccombere.