di Simone Freddi

Adtelier si rafforza nell’ad-tech con una soluzione “olistica” per il media planning omnicanale

Sviluppata attraverso la tech-company del gruppo Adwise, consente di gestire e misurare campagne data-driven in modo centralizzato su tutti i canali, formati e ambienti

Fabrizio Serri, Ceo di Adtelier

Adtelier, la media agency indipendente fondata da Fabrizio Serri, ha sviluppato una soluzione proprietaria per la gestione “olistica” di campagne digitali data-driven su tutti i canali, formati e ambienti. La soluzione fa parte dell’offerta di Adwise, la tech-company del gruppo, ed è già pienamente operativa nel media planning della società.


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“Possiamo dire di avere realizzato e di continuare a fare evolvere, con campagne live per tutti i clienti, una multicanalità realmente data-driven di cui si parla spesso in teoria o in prospettiva, ma che è meno frequentata nella pratica”, afferma Alessio Di Bartolo, Ceo di Adwise e managing director di Digital Address, la unit di media planning digitale di Adtelier (nella foto qui sotto).

La soluzione sviluppata da AdWise e Adtelier, governata da algoritmi proprietari, risponde alle esigenze di multicanalità dei clienti. “Parliamo di attività gestite con il nostro stack dove l’audience è individuata dal dato migliore, attinto da un lake sempre aggiornato”, continua Di Bartolo, “e può poi essere raggiunta con qualsiasi formato e in qualsiasi contesto disponibile: immaginiamo una video campagna così costruita che gira su siti web, apps e Connected TV, magari accompagnata da una parte di digital audio distribuita sia sui servizi di music streaming, che sugli aggregatori e i network editoriali”.

E’ solo un esempio, precisa Di Bartolo, “ma che fa capire le opportunità che si aprono. Per arrivare poi alle valutazioni mid e post-campagna, che ricollegano il media a misurazioni ulteriori, sia in termini di contenuto, che di reach e brand lift. Dalle analisi emozionali in ottica di affinamento digitale del contenuto e A/B test, alla deduplica della copertura tra OTT e mondo open o tra digitale e media tradizionali. Oppure l’analisi del brand lift - o l’attivazione di partnership terze per analizzare le ricadute sui risultati di vendita. Non ultimo il measurement e il footfall omnicanale. E ovviamente - puntualizza il manager - per noi la ad-verification è una attivazione standard”.

In occasione anche del recente rebranding del gruppo, Adtelier ha voluto dare risalto al progetto con la creazione di una sigla, Adwise, dove è sviluppato e aggiornato proprio il comparto tecnologico creato a immagine e somiglianza del profilo data-driven della società.

Fabrizio Serri, Ceo e owner di Adtelier, riassume così il percorso avviato dal suo media group: “Dal 2016 a oggi, la nascita e trasformazione delle sigle all’interno del nostro gruppo hanno rispecchiato i rapidi cambiamenti nel rapporto fra le persone e i punti di contatto sul media e, di conseguenza, il planning e gli obiettivi dei nostri clienti. In questa direzione, la nostra proposta sul digitale data-driven, incentrata su multicanalità e perseguimento della qualità, ha visto nella creazione di Digital Address prima, e della tech-company Adwise dopo, il raggiungimento di una tappa. Solo di una tappa, perché ormai le novità arrivano a maturazione anche di trimestre in trimestre, e guardando anche solo a un anno fa, vediamo che erano in parte impensabili le soluzioni che oggi mettiamo a terra. Il fatto di renderle organiche e “standard” nel nostro lavoro su tutti i media, ci ha consentito di crescere e di sederci a tavoli sempre più interessanti, come hanno testimoniato i risultati ottenuti nel 2021, i migliori di sempre. Lo scorso anno nel 2021 abbiamo avuto una crescita superiore al 25% sul nostro gestito".  

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