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24/03/2020

Vanity Fair dedica il nuovo numero a chi lotta in prima linea contro il Coronavirus

L'intero ricavato delle vendite in edicola sarà devoluto all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, uno dei più in difficoltà in questo momento

Dopo aver pubblicato un numero speciale dedicato a Milano e all’Italia, distribuito gratuitamente nelle edicole della Lombardia, Vanity Fair dedica il numero in edicola dal 25 marzo per due settimane a medici, infermieri, farmacisti, operai, impiegati, volontari e lavoratori coinvolti nella lotta al Coronavirus. L'intero ricavato delle vendite in edicola sarà devoluto all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, uno dei più in difficoltà in questo momento. In copertina del numero c’è Caterina Conti, pneumologa di 39 anni, una Dottoressa dell’Ospedale di Bergamo, impegnata nella struttura che più di tutte, ad oggi, ha raggiunto il limite dei ricoveri in terapia intensiva. E se nel numero precedente si strillava in copertina #IoSonoMilano, la nuova cover recita #iocisono, un messaggio di presenza e di impegno civile e umano che diventa esempio eroico. Nel magazine sono raccontate le battaglie quotidiane di coloro che sono alle prese con un’emergenza senza precedenti. Un'edizione speciale che raccoglie storie di successi, di dedizione e di forza, come quella del Professor Tiberio, che ha riconvertito un reparto di rianimazione dell’ospedale di Padova, o di Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, con la testimonianza dalla quarantena di una donna che non molla, e della solidarietà dimostrata dalle trattorie e dagli chef che cucinano gratuitamente per i medici. Oltre alle interviste a Gennaro Arma, Comandante della Diamond Princess, e a Daniela Trabattoni, cardiologa del Monzino, il numero contiene le testimonianze di Chiara Gamberale, di Cesare Cremonini, di Daria Bignardi, e un racconto scritto per Vanity Fair dallo scrittore Eshkol Nevo sulla situazione del mondo ai tempi del Covid-19. “Bergamo e i suoi ospedali si sono trovati loro malgrado al centro di un terremoto sanitario senza precedenti. La prova a cui tutto il territorio è sottoposto è durissima, e i presìdi sanitari sono la nostra prima linea. Medici e infermieri stanno facendo l’impossibile. Dobbiamo dare loro tutto il supporto possibile. Servono uomini e mezzi per affrontare una necessità di cure superiore alle attuali possibilità, pure moltiplicate dall’inizio dell’emergenza. Grazie dunque a Vanity Fair e al Gruppo Condé Nast per essersi messi al nostro fianco, con la forza dei propri canali di comunicazione e con una generosità che fa loro onore" commenta Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.

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