• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Play
28/10/2019
di Alessandra La Rosa

Spotify, la pubblicità cresce del 20% nel terzo trimestre 2019

Ma il dato è al di sotto delle attese. Intanto il fatturato complessivo dell'app aumenta del 28%, raggiungendo quota 1,7 miliardi di euro. In positivo anche gli utenti attivi mensili: +30%

Crescono pubblicità e utenti nel terzo trimestre 2019 di Spotify. L'app svedese di streaming audio ha visto aumentare i propri utenti attivi mensili a 248 milioni, +30% rispetto ai 191 milioni di un anno fa e +7% rispetto ai 232 milioni del trimestre precedente. Di questi, 113 milioni sono abbonati alla versione Premium a pagamento dell'app, in crescita del 31% anno su anno (+5% sul Q2), e 141 milioni sono invece gli utilizzatori della versione gratuita supportata da pubblicità, +29% anno su anno (+9% sul Q2). Il fatturato complessivo dell'azienda è aumentato del 28%, raggiungendo quota 1,7 miliardi di euro. Di questi, 1,5 miliardi sono i ricavi della versione Premium (+29%), mentre 170 milioni vengono dalla raccolta pubblicitaria, in aumento del 20% anno su anno e del 3% sul Q2. Un andamento positivo, tuttavia al di sotto delle aspettative per il trimestre. Come Spotify ha dichiarato nella nota ufficiale di bilancio, sul mancato raggiungimento degli obiettivi pubblicitari avrebbero pesato per la maggior parte (circa l'80%) problematiche di integrazione e implementazione dovute al lancio di un nuovo software di gestione degli ordini pubblicitari dopo l'abbandono a luglio di Google Ad Manager. "Questo ha portato a una combinazione di ordini persi e under delivery quantificabile in circa 9 milioni di euro di ricavi perduti", ha spiegato la società, aggiungendo che la crescita dei ricavi dalla vendita di pubblicità in programmatic ha subito un rallentamento rispetto al trimestre precedente: +48% contro +65%, per lo più a causa di un rallentamento nei ricavi video in private marketplace. Per il resto, Spotify ha messo a segno un utile di 54 milioni di euro, un segnale positivo che inverte il trend dei due trimestri precedenti, quando aveva registrato rispettivamente 6 e 3 milioni di euro di perdite, e che potrebbe essere dovuto in parte da una spesa minore delle attese su aree come il marketing degli artisti, la promozione di contenuti originali o lo sviluppo di prodotti. In ogni caso, secondo la società potrebbe esserci una nuova inversione di tendenza nel prossimo trimestre, con perdite operative tra i 31 milioni e i 131 milioni di euro. In occasione della comunicazione dei dati di bilancio, Spotify ha anche rilasciato dei dati sulla sua offerta di podcasting, una tipologia di contenuto su cui l'azienda ha investito parecchio nell'ultimo anno. La società ha rivelato che il 14% dei suoi utenti ha ascoltato podcast, una percentuale che equivale a circa 35 milioni di persone, e i ricavi ottenuti hanno superato le aspettative con una buona crescita anno su anno, per quanto dai podcast arrivi ancora una piccola parte del business pubblicitario dell'app: meno del 10%. Spotify ha anche annunciato l'uscita dall'azienda del chief financial officer Barry McCarthy; il suo posto verrà presto da Paul Vogel, attuale head of FP&A, treasury and investor relations.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI