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01/04/2020

Società Editoriale Il Fatto: ricavi stabili nel 2019. Pubblicità a +3%

L'editrice guidata da Cinzia Monteverdi vede aumentare del 5% il business delle attività online ma registra una perdita di quasi 1,5 milioni di euro a causa degli investimenti stanziati nella trasformazione digitale

Società Editoriale Il Fatto chiude il 2019  con ricavi stabili a 31,985 milioni di euro e con una perdita di quasi 1,5 milioni di euro.  L'anno scorso l'editrice de Il Fatto Quotidiano ha proseguito il processo di trasformazione digitale già intrapreso, che è alla base del piano industriale triennale, investendo in questa strategia più del doppio dei capitali raccolti in fase di Ipo. I risultati di questo processo sono già visibili nell’incremento dei ricavi delle attività digitali, che ha consentito, già dal secondo semestre 2019, di accrescere il volume del fatturato compensando per una parte rilevante la riduzione delle vendite cartacee in edicola del quotidiano, spiega l'azienda nella nota di bilancio. Il mercato tradizionale della "carta" rimane una fonte importante di fatturato, che va sostenuta e che può riservare opportunità di recupero dei ricavi. Tuttavia, di fronte al calo che ha interessato l’intero mercato edicola, Seif ha stabilito di investire fortemente, anche se a scapito della marginalità dell’esercizio, in un processo di digitalizzazione, innovazione e diversificazione, che punta a completare entro il 2020. Il bilancio evidenzia un sostanziale pareggio del valore della produzione nonostante una riduzione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni. I ricavi del settore editoria, pari a 19,914 milioni di euro, hanno registrato una diminuzione complessiva dell’11,5% (era oltre il 15% al 30 giugno del 2019). Il settore media content evidenzia un incremento totale del 63% con un giro d'affari di 2,328 milioni di euro. I ricavi pubblicitari, pari a 4,524 milioni di euro, mostrano un’ulteriore crescita del 3% nell’esercizio 2019 e sono composti essenzialmente dai ricavi della raccolta pubblicitaria sul quotidiano, della raccolta pubblicitaria sul sito e della raccolta sul magazine mensile. Rilevante l’ulteriore incremento del 5% nell’esercizio dei ricavi delle attività digitali pari al 35% del totale dei ricavi (era il 30% nel 2018).   La concessionaria pubblicitaria di SEIF per il cartaceo è Sportnetwork, mentre per il sito e il digitale è Moving Up. Seif collabora inoltre con la data company Weborama per lo sviluppo dell'approccio data-driven. L'Ebitda è in calo del 62% a 1.239 milioni di euro, sempre a fronte degli ingenti investimenti nel processo di trasformazione digitale del gruppo. L’Ebitda del 2019 è così pari a circa il 4% sul valore della produzione (era a circa il 2,5% al 30.06.19) registrando una diminuzione dal 10% del 2018. La posizione finanziaria netta è positiva per 1,139 milioni di euro migliaia con assenza totale di debiti finanziari. Il patrimonio netto è pari ad 4.147 milioni di euro. Cinzia Monteverdi, presidente e amministratore delegato di SEIF, ha commentato: “In un contesto di profonda evoluzione riteniamo che nel settore editoriale potrà crescere solo chi sarà in grado di trasformarsi; smettere di investire nella diversificazione e nella digitalizzazione significherebbe non stare al passo con i tempi ed esporsi al rischio di contrazione. In questo momento di forte incertezza dettata dal Covid-19, paradossalmente il mercato editoriale, definito da anni 'in crisi', diventa un ancor più importante supporto per tutti i cittadini; il digitale, unitamente allo sforzo incredibile degli edicolanti, ci permette di essere al passo con i tempi e di essere vicini ai nostri lettori anche in un momento di emergenza straordinaria offrendo un servizio utile e di qualità". "La strada dell’innovazione, della trasparenza e dell'indipendenza, accompagnate alla qualità dei contenuti, ci garantirà di stare al fianco, nel modo giusto, dei nostri partner, degli edicolanti, dei nostri lettori e clienti tutti", prosegue la manager. "Non si può, ovviamente, né gioire né compiacersi se in questo periodo il mercato editoriale registra una crescita. Possiamo e dobbiamo semplicemente essere orgogliosi di fornire anche in smart working un servizio pubblico, e sono certa che questo sia il sentimento prevalente anche tra i nostri investitori”. Guardando al prosieguo dell'anno, Società Editoriale Il Fatto ritiene possibile, alla luce dell'emergenza del Coronavirus, "che si possa registrare una temporanea riduzione dei ricavi di alcune linee quali ad esempio quella derivante dalla distribuzione dei nuovi libri della collana Paper First sul canale librerie oppure un rallentamento della raccolta pubblicitaria dovuto alle riduzioni delle campagne degli investitori operanti in taluni settori. Tuttavia, dall’evidenza dei volumi di questo primo trimestre del 2020 (e sulla base di dati pre-consuntivi non ancora approvati dal consiglio di amministrazione né revisionati dalla società di revisione Kpmg), si nota che se si dovesse registrare una flessione dei ricavi della società, sarebbe ragionevole pensare che questa possa essere comunque compensata dall’incremento del numero di accessi al sito web. Sul punto si rileva che la società ha registrato un incremento degli abbonamenti digitali dovuto, in particolare, anche al fatto che la società sta offrendo abbonamenti a prezzi scontati per il periodo limitato riferibile alle attuali restrizioni dovute all’emergenza Covid-19. Si rileva, da ultimo, un consolidamento delle copie vendute in edicola".

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