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11/05/2020

Rcs MediaGroup: ricavi a -16,9% e perdita di 6,1 milioni nel 1° trimestre

Sui conti dei gruppo editoriale pesano i primi effetti della della crisi economica legata al Coronavirus

Rcs MediaGroup chiude il primo trimestre del 2020 con ricavi pari a 171,3 milioni di euro, in flessione del 16,9%, e con una perdita di 6,1 milioni. Il calo del giro d’affari, si legge nella nota di bilancio, è riconducibile in particolare alla riduzione della raccolta pubblicitaria e delle diffusioni dei quotidiani sportivi, e al differimento alla seconda parte dell’anno di alcuni eventi, sportivi (-5,8 milioni) e non, che erano in programma nel mese di marzo a causa del Covid-19. Rcs sta oggi sviluppando la possibilità di realizzare gli eventi in modalità streaming. I ricavi digitali, che ammontano nel complesso a circa 34,1 milioni, hanno raggiunto un’incidenza del 19,9% sul fatturato complessivo. I ricavi pubblicitari sono stati nel periodo pari a 62,9 milioni (- 19,2% rispetto ai 77,8 milioni dei primi tre mesi del 2019) risentendo dei primi effetti della crisi economica legata al Coronavirus. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi online si attesta nei primi tre mesi 2020 a 24,7 milioni, raggiungendo una incidenza del 39,3% sul totale (era del 36,3% nel primo trimestre 2019). In particolare in Spagna la raccolta pubblicitaria online ha raggiunto un peso pari ad oltre il 52% del totale. Rcs segnala che anche in aprile e nei primi giorni di maggio la raccolta pubblicitaria sta segnando un rallentamento sia in Italia sia in Spagna, in particolare per la carta stampata. I ricavi editoriali sono stati pari a 88,4 milioni, anche in questo caso in diminuzione (-12,9%) rispetto ai 101,5 milioni nei primi tre mesi del 2019). La diffusione in edicola di La Gazzetta dello Sport ha risentito, a partire da marzo, del contesto indotto dalla sospensione dell’attività sportiva a livello mondiale e dalla chiusura dei bar e locali pubblici, che rappresentano una parte importante della diffusione. Il Corriere della Sera ha per contro contenuto la riduzione delle diffusioni in edicola al -4,3% rispetto al primo trimestre 2019 confermando poi nel mese di aprile le vendite edicola del 2019 (fonte interna). Il Corriere della Sera ha quindi accelerato la crescita dello sviluppo digitale, che ha visto più che raddoppiato il numero di abbonamenti di corriere.it rispetto al primo trimestre 2019. A fine marzo la customer base totale attiva per il Corriere della Sera (digital edition, membership e m-site) è risultata pari a 302 mila abbonamenti, in aumento del 120% rispetto al pari periodo del 2019 e maggiore di circa 130 mila abbonamenti rispetto a fine dicembre 2019. Il risultato netto è diventato negativo per 6,1 milioni di euro, rispetto all’utile di 4,9 milioni contabilizzati nei primi tre mesi del 2019, mentre il margine operativo lordo si è praticamente azzerato (0,3 milioni di euro) rispetto ai 22,6 milioni ottenuti nel primo trimestre del 2019. Alla di fine marzo 2020 l’indebitamento netto di Rcs era pari 108,1 milioni, in miglioramento di 23,7 milioni rispetto ai 131,8 milioni al 31 dicembre 2019. L’indebitamento netto comprensivo anche dei debiti finanziari per leasing era invece pari a 277,6 milioni di euro. Guardando al futuro, Rcs ritiene di disporre di leve gestionali adeguate per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria nel 2020 e confermare quindi le prospettive di medio-lungo periodo.

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