Rai Pubblicità chiude il 2019 con un fatturato in linea con quello del 2018, esercizio archiviato con un giro d'affari di oltre 635 milioni di euro. Un risultato positivo per la concessionaria del servizio pubblico, a maggior ragione se si considera la decrescita del mercato che, secondo l’ultimo dato Nielsen (gen-nov), registra una flessione complessiva del 4,9% e del 5,1% in riferimento al comparto televisivo.
Grazie all’eccellenza dei contenuti e al presidio di tutti i generi, si legge nella nota, Rai Pubblicità riesce in questo contesto a recuperare quote di mercato sulla tv crescendo dello 0,6% rispetto all’anno precedente.
In più, riporta la nota, le performance della piattaforma RaiPlay, associate a progetti innovativi come Viva Raiplay, il format crossmediale di Fiorello, hanno permesso al comparto digitale di crescere del 40% rispetto agli 11,4 milioni di euro fatturati nel 2018. Nei primi dieci mesi, infatti, la raccolta pubblicitaria digitale della Rai cresceva del 19% rispetto allo stesso periodo del 2018, anno in cui i ricavi dalla vendita di spazi online, come si evince dallo stesso bilancio, avevano registrato un incremento dell'11,4%. Negli ultimi due mesi dell'anno, con l'avvio del programma di Fiorello, i ricavi pubblicitari sono quindi aumentati a tripla cifra.
Rai Pubblicità è anche decisamente ottimista, prosegue il comunicato, sulla raccolta per il 2020, grazie ai risultati attesi sul Festival di Sanremo – il Presidente di Rai Pubblicità, Antonio Marano, si aspetta numeri superiori a quelli della scorsa edizione, che ha totalizzato 31 milioni di euro – e all'offerta sportiva di Rai, che va dagli Europei di Calcio alle Olimpiadi, dallo sci al ciclismo.