30/09/2018
di Alessandra La Rosa

Rai Pubblicità: il digital vola a +24%. Ecco la nuova offerta

Tanti i progetti in cantiere, come Rai Cultura e Rai Meteo e Mobilità, che vedranno la luce nei prossimi mesi, e una serie di iniziative pensate per i giovani

Quest'anno il Prix Italia è tornato a Capri, e in questa speciale occasione la direzione digital Rai e Rai Pubblicità hanno presentato la nuova offerta digital della Rai. Un palinsesto editoriale di valore e qualità che si rispecchia in un’offerta commerciale con ottimi kpi come ad esempio il basso affollamento (un solo spot per break) e la viewability pari al 90%, soprattutto per RaiPlay. Pilastri importanti che, come dimostrano i dati, incontrano le aspettative e gli obiettivi degli inserzionisti. Rai Pubblicità conferma infatti per l'advertising digitale una crescita del fatturato del 24% nel periodo gennaio-settembre 2018 a confronto con lo scorso anno, un risultato ottenuto oltretutto con un prezzo medio in salita quindi, senza ricorrere agli sconti. «Oggi Rai è una digital media company a tutti gli effetti – dichiara Antonio Marano, presidente e a.d. di Rai Pubblicità –. Rai ha seguito sin da subito l’evoluzione tecnologica e per questo oggi riesce a proporre un’offerta editoriale e commerciale crossmediale capace di incontrare il pubblico ovunque si trovi, in ogni momento e su qualsiasi device». «Il servizio pubblico continua ad essere essenziale quando intercetta i bisogni della società – afferma Gian Paolo Tagliavia, Chief Digital Officer Rai –. Ecco perché siamo alla costante ricerca di soluzioni e idee creative che garantiscano una user experience sempre più completa e soddisfacente come dimostrato dai successi di RaiPlay. Puntiamo alla valorizzazione dei contenuti ad esempio con RaiPlay Radio e abbiamo rilanciato l’informazione regionale con risultati di traffico in alcuni casi in crescita di 8 volte rispetto all’offerta precedente. Stiamo anche lavorando a due progetti importanti, Rai Cultura e Rai Meteo e Mobilità, che vedranno la luce nei prossimi mesi». Una visione che punta sulla crossmedialità, come spiega Francesco Barbarani, Direttore Radio & Web di Rai Pubblicità: «Come i contenuti editoriali, anche quelli commerciali devono diventare crossmediali e creare circolarità tra tv, radio, digital, social ed eventi sul territorio. Questo approccio permette alle aziende di aumentare la copertura e raggiungere con i linguaggi coerenti non solo target sempre più innovativi, ma anche quei giovani che comprano e influenzano buona parte degli acquisti dei più adulti». Proprio le nuove generazioni, pubblico molto importante per l’offerta online, hanno portato ad una sorta di rivisitazione del contenuto, da un punto di vista creativo, distributivo e tecnologico. I giovani stanno cambiando le modalità di consumo del contenuto e inevitabilmente anche il messaggio pubblicitario deve adeguarsi. Da qui la nascita del canale Rai@Youtube, la creazione di progetti ad hoc per i social network, la contestualizzazione del messaggio pubblicitario con contenuti editoriali legati ad eventi live come "Pechino Express" o "The Voice" e la realizzazione di una serie esclusivamente online con creator, ossia personaggi che godono di un seguito online molto significativo, capaci di far percepire il brand come parte stesso del contenuto, inserendolo nel racconto in modo spontaneo e naturale. «Il mercato della distribuzione è esploso con una flessibilità nella fruizione dei contenuti senza precedenti, svincolata dal tempo e dallo spazio, ma non dobbiamo dimenticare che alla base di tutto ci sarà sempre la grande idea creativa, la proprietà intellettuale, che cerchiamo di far crescere, sviluppare e mantenere nel tempo», aggiunge Tagliavia, che fa notare come IP non stia a significare solo Internet Protocol ma anche Intellectual Property.

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