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14/09/2022
di Andrea Salvadori

Radio Rai, la digitalizzazione al centro della strategia. In arrivo un canale a target giovani

L'a.d. Carlo Fuortes e il direttore Roberto Sergio annunciano nuovi investimenti per RaiPlay Sound, Dab, Ip e studi all'avanguardia

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La Rai continua ad investire nella digitalizzazione della sua offerta radiofonica e si appresta a lanciare un nuovo canale rivolto ad un pubblico giovane. 

«La digitalizzazione della radio è un cammino già intrapreso dalla Rai sin dal nostro arrivo e su cui non intendiamo fermarci. Il servizio pubblico d’altronde deve essere pensato sempre per tutte le fasce di ascoltatori e, dunque, investire nel digitale vuol dire rendere disponibile i nostri contenuti anche ai più giovani», ha detto Carlo Fuortes, l’amministratore delegato di viale Mazzini, intervenendo oggi a Roma alla presentazione dei nuovi palinsesti radiofonici. «RaiPlay Sound, la piattaforma lanciata lo scorso dicembre per rispondere alla domanda anche di quella parte di pubblico che predilige l’ascolto on demand, anche all’estero tra l’altro, ha già raggiunto 1,3 milioni di utenti unici al mese e 2,6 milioni di podcast visualizzati in streaming sempre su base mensile. Il nuovo piano industriale a cui stiamo lavorando in consiglio prevede dunque importanti investimenti per la radio e, in particolare, proprio per RaiPlay Sound ma anche per i nuovi studi, lIp e il DAB».   

Rai Radio, ha confermato il direttore Roberto Sergio, «spingerà ancora di più sul Dab, grazie a un importante piano di investimenti aziendale. Allo stesso modo, rafforzerà la comunicazione relativa all’ascolto in Ip, con l’obiettivo di rendere l’ecosistema digitale il più pervasivo e qualitativo possibile. Parallelamente, l’auspicio è che vada via via diminuendo la centralità dell’Fm, magari con decisioni in merito che mi auguro il nuovo governo vorrà valutare». Anche il mondo visual è al centro delle attenzioni della radio della Rai. Radio 2, ormai stabilmente in modalità visiva, avrà spazi su tutte le piattaforme televisive e non solo quelle connesse, come avviene oggi. Parallelamente, saranno aperte finestre video sui social per gli altri canali. 


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«Stiamo quindi per inaugurare due nuovi studi per Radio 1 realizzati in ottica audio video, come ormai da standard Rai Radio, uno a Saxa Rubra e uno a via Asiago», ha aggiunto Sergio. «Rai Radio si è infatti posta come obiettivo strategico la completa digitalizzazione degli studi, dei sistemi e dei processi produttivi. Ma non è tutto, per la nuova radio che nascerà a breve dedicata ai giovani, al via tra fine autunno e inizio novembre, stiamo realizzando una sorta di “metastudio”: un ambiente polivalente, totalmente personalizzabile, con facilità di interazione fra conduttore e ascoltatori e tecniche produttive leggere. Una novità che consentirà ai canali specializzati digitali di aprire delle finestre in diretta audio e video, gestite direttamente dai conduttori grazie a un sistema produttivo ad elevata automazione».

Lo studio sarà realizzato con colori neutri e, grazie a una serie di automatismi, si personalizzerà di volta in volta secondo il canale su cui si vuole trasmettere. L’identificazione del conduttore tramite un badge consentirà di richiamare le macro configurazioni specifiche per ogni canale: identità visiva, colori, loghi, impostazioni video per Facebook, destinazioni audio e configurazioni microfoni. L’attività dei conduttori sarà supportata dal personale redazionale presente all’interno dell’open-space dello studio che potrà durante la diretta fare attività di promozione social. Mentre al personale tecnico sarà affidata la supervisione. Il valore aggiunto dell’iniziativa consiste quindi nella possibilità di far coesistere più canali radiofonici all’interno di uno stesso studio mantenendo ciascuno la propria identità caratteristica e valorizzando al massima l’immediatezza della conduzione radiofonica autonoma.


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Il via del nuovo studio coinciderà con l’avvio della nuova radio a target giovane. E sarà proprio la nuova radio a testare e sperimentare le nuove modalità trasmissive del metastudio. Il nuovo canale avrà un target che comprende gli adolescenti e i ventenni con i giovani protagonisti anche in conduzione.

L’offerta radiofonica della Rai poggia dunque sui canali generalisti Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3 e Rai Isoradio, affiancati dalle offerte verticali: Gr Parlamento, Radio1 Sport, Radio 3 Classica, Radio Kids, Radio Techetè, Radio Tutta Italiana. Rai Radio Live e Rai Radio Indie  lasceranno invece presto il posto proprio al nuovo canale a target giovani.

Per quanto riguarda Ter e le polemiche sulla validità o meno dell’impianto di ricerca sugli ascolti, «abbiamo preso atto che l’indagine rappresenta l’unica currency disponibile per il mercato e dunque intendiamo continuare ad impegnarci, insieme agli altri editori, a renderla più attuale e aderente alle nuove modalità di ascolto», ha concluso Sergio. «Il nostro auspicio, dunque, è che la rilevazione non riguardi solo gli ascolti in FM ma anche le audience generate su tutte le nuove rei di distribuzione».

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