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11/11/2021
di Lorenoz Mosciatti

Mondadori, numeri in forte crescita nei nove mesi. La pubblicità “vola” (+32%) grazie al boom del digitale

Il gruppo editoriale guidato da Antonio Porro rivede al rialzo la guidance 2021. Nell’area Media l’incidenza dell’advertising online sul totale della raccolta sale al 60%

Antonio Porro, amministratore delegato Gruppo Mondadori

Antonio Porro, amministratore delegato Gruppo Mondadori

Gruppo Mondadori chiude i primi nove mesi dell’anno con risultati in forte crescita, rivede al rialzo la guidance 2021, annuncia una nuova acquisizione nel settore dei libri e conferma il proseguimento della politica di sviluppo per via esterne con ulteriori operazioni di mercato in arrivo.

Nei primi nove mesi del 2021 i ricavi consolidati si sono attestati a 588,9 milioni di euro, +8,7%, grazie all’evoluzione positiva di tutte le aree di business e, in particolare, delle aree Libri e Retail che hanno beneficiato del dinamismo del mercato del libro. L’Ebitda adjusted è positivo per 85 milioni di euro, con un incremento di 14 milioni rispetto ai 71 milioni dei primi nove mesi del 2020. La riduzione dell’incidenza dei costi fissi (costi di struttura e costo del lavoro) sui ricavi consolidati ha consentito al gruppo di conseguire un significativo miglioramento della propria marginalità, che è passata al 14,4% dal 13,1% del 2020. La performance del gruppo nei primi nove mesi dell’esercizio è ancora più positiva nel confronto con l’equivalente periodo del 2019: nonostante una contrazione dei ricavi di 70 milioni, l’Ebitda adjusted registra un incremento di oltre 1 milione rispetto agli 83,4 milioni dei primi nove mesi del 2019. 


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L’Ebitda di gruppo, pari a 80,5 milioni, evidenzia un miglioramento rispetto ai 65,1 milioni del pari periodo del 2020. L’Ebit è risultato pari a 52 milioni, in aumento di oltre 23 milioni. Il risultato netto del gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 49,4 milioni, ed evidenzia un significativo incremento di 31,4 milioni. La posizione finanziaria netta ante IFRS16 al 30 settembre 2021 si attesta a -27,3 milioni di euro, e mostra un significativo miglioramento, pari a 55 milioni di euro, rispetto ai -82,3 milioni di euro del 30 settembre 2020,

Nel terzo trimestre dell’esercizio 2021 i ricavi consolidati si sono attestati a 268,5 milioni, in crescita del 6,1%, anche in questo caso grazie al contributo positivo di tutte le aree di business. Il risultato netto del gruppo, dopo la quota di pertinenza di terzi, è positivo per 45 milioni rispetto ai 43 milioni del terzo trimestre del 2020. 

Le nuove stime 2021

Mondadori aumenta dunque le stime precedentemente comunicate per l’esercizio in corso. I ricavi consolidati sono attesi in crescita single-digit (da low single-digit), l’Ebitda adjusted, in termini percentuali, è previsto collocarsi oltre il 13% dei ricavi consolidati (vs 12%) e quindi risultare superiore a 100 milioni di euro; il risultato netto dell’esercizio 2021 è confermato in forte crescita per effetto del miglioramento della gestione operativa nonché degli effetti positivi non ricorrenti derivanti dal riallineamento fiscale dell’attivo immateriale già contabilizzato. Per quanto concerne l’indebitamento finanziario, la società stima un cash flow ordinario ad un range compreso tra 60 e 65 milioni (dalla precedente previsione di un intervallo tra 50 e 55 milioni), un free cash flow nell’intorno di 50 milioni e il conseguimento quindi - prima degli impatti derivanti dall’adozione dei principi contabili previsti dall’IFRS16 - di una posizione finanziaria netta consolidata positiva a fine esercizio per circa 35 milioni. Come già anticipato, la solidità finanziaria raggiunta dal gruppo ha creato le condizioni per il ritorno a una politica di remunerazione degli azionisti a partire dal 2022 (a valere sul risultato netto dell’esercizio 2021). 


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«Il buon andamento registrato anche nel terzo trimestre è una prova dello stato di salute della nostra azienda e del consolidamento di un profilo economico e finanziario caratterizzato da crescente redditività», ha dichiarato Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori. Questi risultati, uniti al trend favorevole mostrato dai nostri mercati di riferimento, ci consentono di procedere a una revisione, in chiave migliorativa, dei target che ci eravamo prefissati per fine esercizio. Ci proietteremo quindi nel 2022 potendo contare su un presidio ancora più solido nei libri: da un lato, la consolidata leadership nel trade, dall’altro un rafforzato ruolo da protagonista nell’editoria scolastica grazie all’acquisizione di De Agostini Scuola. Un piano di crescita a cui si aggiunge oggi anche l’importante investimento nelle attività di distribuzione libraria di editori terzi, grazie all’acquisizione del 50% della società A.L.I. - Agenzia Libraria International». 

Mondadori compra il 50% di  A.L.I., Agenzia Libraria International

Proprio oggi la società ha infatti comunicato di aver sottoscritto il contratto relativo all’acquisizione di una partecipazione pari al 50% del capitale sociale di A.L.I., Agenzia Libraria International, gruppo attivo nella distribuzione di libri da oltre 50 anni con un portafoglio clienti di oltre 80 case editrici. I fondatori di A.L.I., la famiglia Belloni, che mantengono una partecipazione del 50%, continueranno ad avere la responsabilità della gestione operativa. Il prezzo, che verrà corrisposto per cassa al closing, è stato definito in 10,8 milioni di euro. Il contratto prevede inoltre la sottoscrizione di accordi di opzione put&call, che attribuiscono al Gruppo Mondadori la facoltà di acquisire in due diverse tranche l’ulteriore 50% di A.L.I. entro il 30 luglio 2025. 

Mondadori, ha detto poi Antonio Porro parlando con gli analisti, «conferma l'intenzione di mettere a segno nuove operazioni di mercato nella filiera del libro. Non escludo dunque che potremmo presto annunciarne una». Rispondendo ad una domanda sulla strategia del gruppo in merito alla partecipate, il cfo Alessandro Franzosi ha invece confermato l’intenzione di procedere ad interventi di razionalizzazione in quelle aree di business che non sono più considerate strategiche per Mondadori. «Tra queste figurano la joint venture per la pubblicazione di Grazia in Cina, la partecipazione del 20% che ancora abbiamo in Monradio e che speriamo presto di poter monetizzare, e la presenza nel capitale dell’editrice de Il Giornale che vogliamo ridurre ulteriormente». 

I risultati dell’area Media 

Analizzando le singole aree di business, nei primi nove mesi dell’esercizio in corso i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 348,7 milioni di euro, in crescita del 10,3%, mentre il fatturato di Mondadori Retail è stato quindi pari a 114,3 milioni di euro, in aumento del 12,1%.

Analizzando il business media, l’area ha registrato ricavi per 150 milioni, in crescita del 4,1% rispetto ai 144,1 milioni del pari periodo del 2020. I ricavi pubblicitari sono risultati in progresso del 32% circa a livello complessivo (+18% escludendo Hej!), con un’accelerazione della crescita nel terzo trimestre pari al 39% (+23% a perimetro omogeneo). In questo contesto i ricavi pubblicitari sui brand digital hanno segnato un aumento del 20% su base omogenea (+44% includendo Hej!). L’incidenza dei ricavi digital sul totale dei ricavi pubblicitari è così salita al 60% a conferma della posizione di leadership di Mondadori Media nel digitale, in segmenti ad alto valore commerciale. La raccolta sui brand print ha segnato un incremento di circa il 16%, beneficiando del confronto con un periodo influenzato negativamente dagli effetti della pandemia.

I ricavi diffusionali sono risultati in calo del 5,8%, con una riduzione più contenuta (-4%) per le testate televisive, che rappresentano circa il 50% dei ricavi di questo segmento. In questo contesto, per effetto di un andamento migliore rispetto a quello del mercato di riferimento (-6,9%), la market share del gruppo è salita al 23,9%. I ricavi dai prodotti collaterali sono risultati in riduzione del 18% circa rispetto ai primi nove mesi del 2020, ma con un’inversione di tendenza nel terzo trimestre dell’anno in corso (+2,5%), grazie principalmente alla presenza di alcune iniziative di successo in ambito musicale. Gli altri ricavi, che includono quelli relativi all’attività di distribuzione, hanno registrato un incremento pari al 9,5% rispetto all’esercizio precedente, riflettendo sia il positivo andamento delle edizioni internazionali (in particolare di Grazia) sia la crescita delle attività di distribuzione edicola e abbonamenti di editori terzi. 

L’Ebitda adjusted dell’area Media si è attestato a 7,8 milioni, in significativa crescita rispetto ai 3,2 milioni dei primi nove mesi del 2020, grazie in particolare allo sviluppo delle attività digitali, al recupero della raccolta pubblicitaria print e al proseguimento delle misure di contenimento dei costi operativi che hanno consentito di incrementare la redditività: l’Ebitda margin complessivo evidenzia un miglioramento dal 2% a circa il 5% nei primi nove mesi 2021.

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