12/07/2018
di Andrea Salvadori

La7, i siti web devono crescere molto di più. Cairo: «Asset da valorizzare»

L'editore pensa soprattutto a Tgla7.it, il sito del telegiornale diretto da Enrico Mentana. Da inizio anno la raccolta online è passata in gestione a Rcs Pubblicità

Il digitale per tanti anni non è stato nella corde di Urbano Cairo ma, dopo l’acquisizione di Rcs MediaGroup, ha iniziato a salire nella classifica delle sue priorità. «I siti de La7 sono asset che abbiamo il dovere di sviluppare molto di più», ha detto oggi alla presentazione dei palinsesti autunnali dell’emittente. «Gli investimenti in quest’area stanno dunque aumentando, perché è nostra intenzione sfruttare potenzialità che oggi sono ancora inespresse».  Cairo guarda soprattutto a Tgla7.it, il sito del telegiornale diretto da Enrico Mentana che oggi ottiene solo poco più di 100.000 utenti unici al giorno, un risultato molto basso considerando gli ascolti del notiziario in televisione, mentre il Corriere della Sera, solo per fare un esempio, ha 2,5 milioni di utenti su base quotidiana. «E’ fondamentale colmare questo gap e con Mentana stiamo ragionando sul da farsi, partendo dal rafforzamento della redazione sia con i giornalisti già in organico sia eventualmente con nuovi ingressi». Nell’ultima stagione televisiva la galassia digitale di La7 ha registrato ad ogni modo risultati in crescita del 50% con 301 milioni di visualizzazioni dei suoi programmi, considerando anche i canali Youtube, mentre nel primo semestre 2018 l’incremento sale al 91%. Anche i ricavi pubblicitari stanno crescendo sui siti web, conferma Uberto Fornara, l’uomo che per Cairo si occupa da sempre di advertising. Da inizio 2018, tra altro, ad occuparsi del digital di La7 è Rcs Pubblicità, subentrata a Websystem, la concessionaria del Gruppo 24 Ore. Cairo ha deciso di puntare dunque su chi all’interno delle società controllate si occupa da tempo di digitale, ovvero la concessionaria del Corriere.it e di Gazzetta.it. «In effetti prima di comprare Rcs non avevo mai avuto modo di occuparmi di digitale, anche perché non potevo permettermi di perdere dai 10 ai 20 milioni di euro come è capitato ad altri editori», conferma l’imprenditore. «Ora invece ho la possibilità di investire nell'online e di guadagnarci. E dunque lo faccio».

Il giornale online di Enrico Mentana

In merito al progetto di Enrico Mentana di lanciare un giornale online per offrire un’opportunità a giovani giornalisti, Cairo ha precisato che il direttore, legato a La7 da un contratto in esclusiva, gli ha assicurato «che qualsiasi cosa voglia fare la faccio con te, perché tu sei il mio editore». Mentana «ha posto un tema che anch’io sento molto. Quello dei giovani giornalisti che non hanno opportunità di lavoro è un problema che mi trova totalmente d'accordo e che io, d’altronde, cerco nel mio piccolo di sostenere, considerando che tra dipendenti e collaboratori, considerando tutte le società che controllo, abbiamo qualcosa come 8.500 giornalisti». Sul fronte economico, dopo aver chiuso i primi cinque mesi dell’anno con la raccolta in crescita del 2,2% a quota 70,6 milioni di euro, La7 dovrebbe porre fine al semestre sempre con un risultato positivo anche se meno marcato, tenendo conto che giugno è stato il mese dei Mondiali di calcio trasmessi da Mediaset. Il gruppo spera però di ottenere risultati pubblicitari ben superiori, considerando che «da metà novembre, quando sono partite le trasmissioni “Non è l’Arena” di Massimo Giletti e “Atlantide” di Andrea Purgatori, completando così il palinsesto, a metà giugno gli ascolti sono cresciuti del 24% nella giornata, con una share media del 3,85% (che sale al 4,32% se si tiene conto anche di La7d), e del 37% in prime time, con il 5,11% di share. Inoltre, La7 si è posizionata al quarto posto assoluto nelle fasce del mattino», ha spiegato Cairo. «Nella seconda parte dell’anno ci attendiamo dunque un’accelerazione della crescita dei ricavi pubblicitari» rispetto agli oltre 153,4 milioni di euro di fatturato del 2017, sia attraverso un aumento del numero dei clienti sia grazie all’incremento dei listini.

Un palinsesto confermato in blocco

Nessuna novità infine sul fronte del palinsesto, che vede riconfermati i volti di punta della passata stagione, da Lilli Gruber nell’access prime time a Giovanni Floris (il cui contratto è stato rinnovato fino al 2024), da Corrado Formigli a Diego Bianchi e al suo “Propaganda Live”, da Massimo Giletti (che condurrà anche i “Gazzetta Sport Awards) ad Andrea Purgatori. Su La7 tornerà per il sesto anno consecutivo Miss Italia («siamo ai dettagli, il contratto lo firmeremo nei prossimi giorni»), mentre nel daytime rivedremo “Omnibus”, “Coffee break”, “L’aria che tira” con Myrta Merlino e “Tagadà” con Tiziana Panella. L’unico nuovo programma annunciato da Cairo, ma ancora non contrattualizzato, è un nuovo format di 8 puntate affidato al giornalista David Parenzo, che se confermato sarà trasmesso in prime time. Cairo spera comunque di poter presto annunciare «un asso nella manica che potrebbe arrivare in autunno, come è avvenuto lo scorso anno con Giletti», ma al momento nomi non ne fa. «Milena Gabanelli ci ha detto che per un po’ vuole stare lontana dalla televisione. Ad oggi siamo riusciti a garantirci la sua partecipazione ad alcune puntate dei nostri talk. Vediamo se cambierà idea». La nuova stagione potrebbe infine rivedere sul piccolo schermo Corrado Guzzanti, il cui ritorno era già annunciato lo scorso anno, «ma poi non se n’è fatto più nulla».

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI