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05/06/2018
di Rosa Guerrieri

Un premio per Fanpage.it ai Dig Awards: premiata l'inchiesta “Bloody Money" di Sacha Biazzo

Il reportage sull’attività di smaltimento illecito di rifiuti è valso al giornalista e video reporter la menzione speciale come migliore inchiesta giornalistica dell’anno

Successo per Fanpage.it ai Dig Awards. Il giornalista e video reporter Sacha Biazzo si è aggiudicato la menzione speciale per la migliore inchiesta giornalistica dell’anno con la sua inchiesta “Bloody Money". Le premiazione del concorso internazionale di videogiornalismo destinato alle migliori inchieste e ai migliori video reportage, che vede ogni anno la partecipazione di centinaia di professionisti da tutto il mondo, si è svolta dal 1° al 3 giugno. Il contest ha visto quest'anno coinvolta una giuria presieduta dal reporter americano Jeremy Scahill, autore di "Dirty War’’, premiato agli Oscar come miglior documentario. Biazzo si è aggiudicato la menzione speciale per “Bloody Money” come migliore inchiesta giornalistica dell’anno grazie al “potente spirito investigativo e uno storytelling coraggioso”. L’inchiesta, realizzata in oltre sei mesi di lavoro, documenta l’attività di smaltimento illecito di rifiuti ad opera delle organizzazioni camorristiche e delle istituzioni politiche, percorrendo l’Italia da Sud a Nord. Condivisa sotto forma di 7 puntate video pubblicate su Fanpage.it, "Bloody Money" ha totalizzato oltre 10 milioni di visualizzazioni e la menzione da parte delle principali testate giornalistiche e da diversi programmi televisivi di approfondimento, generando una forte risonanza mediatica. "Bloody Money", inoltre, si è classificata anche al secondo posto per la categoria “investigative medium”, riservata a reportage innovativi della durata massima di 27 minuti. Al primo posto ‘’Silent Death on a Syrian Journey’’ del turco Mouhsseine Ennaimi. «Chi fa questo lavoro si ritrova spesso a stare per molto tempo da solo, a farsi domande, a mettersi in discussione - commenta Biazzo -. I Dig Awards permettono di uscire da quella solitudine condividendo la stessa passione, le stesse difficoltà. Salire su quel palco per il secondo anno consecutivo e ricevere un riconoscimento speciale per Bloody Money, il lavoro più complesso e, per certi aspetti, considerato controverso che abbia realizzato fino ad ora, è stato indescrivibile». Allo stesso concorso, il giornalista aveva vinto lo scorso anno un premio con l'inchiesta “Il caso Provolo”.

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