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09/10/2018
di Caterina Varpi

Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore nel Trust Project

L'iniziativa internazionale contro le fake news coinvolge oggi più di 120 siti di informazione in tutto il mondo

Cresce il Trust Project, iniziativa internazionale lanciata nel 2017 contro le fake news, che coinvolge anche i giganti del web, Google, Facebook e Bing, e in Italia testate come La Stampa e La Repubblica (qui la news sulla nascita del progetto). Sono venti le nuove testate che  si aggiungono da oggi agli sforzi dell'iniziativa per aumentare la trasparenza e la fiducia nei mezzi d’informazione, raggiungendo mediante i Trust Indicator 217 milioni di persone al mese, riporta la nota. In Italia, dopo Repubblica e La Stampa, che fanno parte del progetto Trust fin dalla fondazione, ora entrano a far parte del progetto anche il Sole 24 Ore e Il Corriere della Sera. Il risultato di tale crescita è che oggi più di 120 siti d’informazione in tutto il mondo utilizzano gli Indicatori di Trust Project, standard di trasparenza per l’informazione che aiuta le persone a riconoscere serietà e competenza che sono alla base del giornalismo affidabile. I Trust Indicator chiariscono chi e che cosa ci sia dietro una notizia, in modo che la gente possa valutare facilmente se la fonte è credibile. Tramite due indagini, la Reach Plc (UK) ha rilevato che la fiducia nella sua testata principale, The Mirror, è salita di otto punti percentuali dopo l’adozione dei Trust Indicator sul proprio sito web. Un esperimento condotto al Centro UT-Austin per l’Impegno dei Mezzi di Informazione, ha riscontrato la miglior reputazione di un media in presenza dei Trust Indicator. In ambedue gli studi, anche la fiducia nei singoli giornalisti è più alta, spiega il comunicato stampa. “I lettori su internet oggi ottengono informazione da moltissime fonti, spesso senza sapere nulla del fornitore di tali notizie. I media devono fare in modo che i lettori capiscano facilmente il loro valore e la loro credibilità - ha dichiarato Ann Gripper, direttrice esecutiva di The Mirror. - La nostra ricerca dimostra che ai lettori interessa sapere quali persone e quale brand forniscono le notizie. Se queste informazioni ci sono, il loro grado di fiducia aumenta. Siamo orgogliosi del nostro giornalismo e i Trust Indicator sono di aiuto per i nostri lettori.” A dare maggior impulso al Trust Project ci sono i nuovi utilizzi dei Trust Indicators da parte dei partner del settore tecnologico. Google, Bing, Facebook, Nuzzel, Pen America e NewsGuard li utilizzano per portare in superficie, presentare e meglio etichettare il giornalismo sulle loro piattaforme. Ogni Indicator, visibile agli utenti sulle pagine dei partner media del Project, è integrato nell’articolo e nel codice del sito ed è leggibile dalle macchine – fornendo così il primo linguaggio tecnico standardizzato relativo alle informazioni contestuali sull’impegno dei siti d’informazione in termini di trasparenza. I media che utilizzano i Trust Indicator sono in breve raddoppiati, racconta la nota. Negli Stati Uniti e nel Canada i Trust Indicator sono presenti sui siti del Bay Area News Group, della CBC News, di Heavy.com, del Toronto Star, di Tegna, della Voice of Orange County, di Walrus e della Wisconsin Watch; e in Europa, su quelli del Corriere della Sera (Italia), de El Pais (Spagna), del Il Sole 24 Ore (Italia), di Kathimerini (Grecia), di Orb Media (Internazionale), di SciDev.Net (Internazionale), e di SkyNews (Regno Unito). Tra le società che stanno cominciando a mostrare i Trust Indicators ci sono Canadian Press, Frontline (U.S.), El Mundo (Spagna), Star Tribune (U.S.) e Zeit Online (Germania). I Trust Indicator sono disponibili già dall’anno scorso sui siti di proprietà delle BBC (Regno Unito), sul sito della dpa news agency (Germania), dell’Economist (Regno Unito), di FourFourTwo (Regno Unito), di Globe and Mail (Canada), di Hearst Television, dell’Independent Journal Review, di Mic, de La Repubblica e de La Stampa (Italia), di Stuff (Regno Unito), di Reach Plc (Regno Unito), e del Washington Post. INN Labs, che fa parte dell’ Institute for Nonprofit News , ha costruito e gestisce un plug-in approvato da WordPress VIP per poter aiutare i partecipanti validati del Trust Project ad installare i Trust Indicator sui propri siti.

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