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29/08/2019
di Lorenzo Mosciatti

Bonus pubblicità, trovati i fondi per il 2019. Ad ottobre le domande per usufruirne

La legge di conversione del decreto sport e cultura ha reso definitivamente permanente il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali

Gli editori interessati potranno presentare quest’anno in via eccezionale dal 1° al 31 ottobre le domande per usufruire del Bonus pubblicità. Lo scorso luglio il sottosegretario Vito Crimi aveva annunciato con un post du Facebook che il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali sarebbe divenuto permanente. L’approvazione definitiva al Senato della legge di conversione del decreto sport e cultura ha ufficializzato quanto anticipato dal pantastellato, oltre a rendere noti i meccanismi con cui funzionare d’ora in poi il bonus. Innanzitutto la legge ha spazzato via i dubbi sulla possibilità che quest’anno non si potesse presentare domanda, dal momento che la scadenza ordinaria per le richieste di accesso all’incentivo è stata fissata lo scorso anno al 31 marzo. Dopo il rinvio del 2019, dal prossimo anno il periodo per l’invio delle comunicazioni tornerà dunque ad essere quello precedente, ovvero dal 1° al 31 marzo. Il disegno di legge di conversione del decreto 59/2019 ha quindi rifinanziato il bonus attingendo dalle risorse del Fondo per il pluralismo e l’informazione, anche in questo caso facendo tirare un sospiro di sollievo ai soggetti interessati. Una novità del nuovo testo è che da ora in poi la misura dell’incentivo è confermata al 75% del valore incrementale degli investimenti pubblicitari effettuati da tutte le imprese. Viene dunque eliminato la quota del 90% prevista per le micro, piccole e medie imprese e per le startup innovative. L’accesso al bonus pubblicità è subordinato ad un incremento di almeno l’1% degli investimenti pubblicitari effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente.  I mezzi coinvolti rimangono gli stessi, tv, radio locali, quotidiani e periodici nelle versioni cartacee e online. Le indicazioni per accedere al bonus rimangono sempre quelle previste dal DPCM n. 90 del 16 maggio 2018. “Bisogna dare atto al sottosegretario all’editoria, Vito Crimi, di avere tenuto fede agli impegni assunti in risposta alle pressanti richieste degli editori di rifinanziare una misura, anticiclica e positiva per l’economia del Paese, che premia l’utilizzo di un mezzo di comunicazione efficace ed autorevole come la stampa quotidiana e periodica”., ha commentato Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg.

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