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11/08/2020
di Andrea Di Domenico

Federcongressi: «con la riapertura degli eventi, in sicurezza oltre 36 miliardi di Pil»

Secondo l'associazione presieduta da Alessandra Albarelli, l’emergenza Covid-19 ha cancellato il 70% degli eventi e dei congressi nel 2020

Il Dpcm del 7 agosto che sblocca dal primo settembre congressi ed eventi rappresenta «una vera boccata di ossigeno» per il settore secondo Alessandra Albarelli, Presidente di Federcongressi&eventi. 

L'industria di meeting, sottolinea l’associazione in una nota, impiega quasi 570 mila addetti e sta attraversando una crisi senza precedenti: l’emergenza Covid-19 ha cancellato, infatti, il 70% degli eventi e dei congressi nel 2020, con una perdita stimata di 215.000 eventi a livello nazionale considerando che i meeting già previsti o comunque potenzialmente ospitabili nel 2020.

La chiusura del settore è durata 6 mesi e, a causa della situazione epidemiologica globale, è facile pensare che anche i prossimi mesi saranno all’insegna dell’incertezza. La data di riapertura dà però ossigeno a un settore rimasto completamente fermo che genera, spiega Federcongressi&eventi, un indotto di 64,7 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro all'anno. 

La riapertura avverrà secondo i protocolli stabiliti nelle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative” approvata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome”. I protocolli , sottolinea l'associazione, non prevedono limiti al numero di partecipanti purché sia garantito il distanziamento interpersonale.

“Per mesi – ricorda Alessandra Albarelli -, la nostra associazione ha dialogato con le istituzioni chiedendo una data certa di riapertura, elemento fondamentale per la ripresa di un comparto che si basa sulla programmazione. Le nostre imprese dovranno affrontare un anno difficile e pieno di incognite ma, finalmente, possono tornare a lavorare”.

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