Nel 2020 le aziende spenderanno nel mondo 50 miliardi di dollari in meno rispetto al 2019 per comprare spazi pubblicitari sui media.
E’ quanto sostiene il rapporto Global Advertising Trends di Warc, secondo il quale l’impatto dell’emergenza sanitaria del Covid-189 sul mercato dell’advertising internazionale porterà il settore a fatturare complessivamente circa 563 miliardi, l’8,1% in meno rispetto all’anno precedente.
Ad ogni modo, sottolinea la società, la perdita sarà minore rispetto a quella affrontata dalla pubblicità nel 2009, a seguito della crisi Lehman Brothers: allora infatti la contrazione fu del 12,7%, pari a 60,5 miliardi.
Un contributo positivo sarà garantito dalle elezioni presidenziali statunitensi, grazie alle quali la diminuzione della spesa pubblicitaria nel paese a stelle strisce si fermerà al 3,5%.
Lo scorso febbraio Warc, in occasione della pubblicazione del precedente rapporto e prima della diffusione della pandemia in tutto il mondo, aveva pronosticato un mercato 2020 in crescita di 96,4 miliardi (+7,1%). Potenzialmente, dunque, a fine anno gli investimenti pubblicitari saranno circa il 15% in meno di quanto ipotizzato in precedenza.
Tra i settori che investiranno di meno quest’anno figurano il comparto dei viaggi e del turismo (-31,2%), l’intrattenimento (-28,7%), i servizi finanziari (-18,2%), il retail (-15,2%) e l’automotive (-11,4%).
Internet è l'unico media che tiene
Analizzando i singoli media, l’unico mezzo a reggere l’urto, se così si può dire, sarà internet con una spesa pubblicata pronosticata in calo dello 0,6% per un taglio comunque di 36,5 miliardi di dollari. A febbraio Warc si attendeva una crescita del 13,2% per il web. La televisione lascerà sul campo il 13,8% dei ricavi pubblicitari, i quotidiani il 21,5%, i periodici il 19,5%, la radio il 16,2%, il cinema il 31,6% e l’out of home il 21,7%.
Tornando al digital, Warc stima un calo per la pubblicità classified del 10.3%, mentre gli altri formati cresceranno anche con tassi minori rispetto al recente passato: la spesa sui social aumenterà del 9,8%, sui video online del 5% e sulla search dello 0,9%.
Il duopolio di Google e Facebook
Il 2020 sarà un anno non facile anche per Google e Facebook. Nonostante ciò, i due colossi del comparto digitale aumenteranno ancora le rispettive quote di mercato.
I ricavi pubblicitari di
Alphabet, la holding di Google, dovrebbero infatti
crescere nel 2020 dell’1,6% e raggiungere così i 137,1 miliardi dollari (12,9 miliardi in meno rispetto a quanto previsto a febbraio), ovvero
un quarto della spesa mondiale.
Facebook dovrebbe invece vedere aumentare il suo giro d’affari pubblicitario dell’11,5% a
quota 77,6 miliardi di dollari (5,3 miliardi in meno rispetto alla previsione di inizio anno), assicurandosi così il 13,8% degli investimenti internazionali delle aziende.
Il duopolio frena la corsa ma continua a rafforzare la sua posizione sul mercato.