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20/12/2022
di Lorenzo Mosciatti

Il monito di IAS ai social: la diminuzione della fiducia dei consumatori potrebbe frenare gli investimenti pubblicitari

Secondo il report Industry Pulse le piattaforme possono però contare su livelli interessanti di engagement e reach, sempre apprezzati dagli esperti di media

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Il calo della fiducia dei consumatori nei confronti dei social rappresenta il motivo principale che potrebbe spingere gli inserzionisti a frenare nel 2023 gli investimenti pubblicitari su queste piattaforme. Secondo il report Industry Pulse di IAS, l'interessante engagement e reach dei social media fanno però sì che la stragrande maggioranza dei media manager delle aziende abbia ancora intenzione di fare pubblicità su queste stesse piattaforme.

Il report 2023 Industry Pulse di IAS mette in luce i trend chiave e le tecnologie emergenti che influenzeranno il prossimo anno il settore pubblicitario. In collaborazione con YouGov, IAS ha intervistato oltre 350 esperti di media digitali, tra cui professionisti della pubblicità digitale che rappresentano brand, editori e agenzie, nonché fornitori ad-tech.

 "La ricerca di IAS ha rilevato che il 77% degli esperti di media concorda sul fatto che la diminuzione della fiducia dei consumatori nei confronti delle principali piattaforme social media possa avere un impatto negativo sulla loro spesa media", ha dichiarato Khurrum Malik, Chief Marketing Officer di IAS. "Allo stesso tempo, i marketer non possono rinunciare al fascino della reach e dell'engagement che i social media possono offrire. Questa relazione amore/preoccupazione evidenzia la necessità di una maggiore trasparenza per gli inserzionisti dei social media".

Sebbene più di nove intervistati su dieci (91%) prevedano di fare pubblicità sulle piattaforme social nel 2023, lo studio indica una diminuzione del “monetization intent” su tutte le piattaforme, ad eccezione di un leggero aumento per WhatsApp (+2% rispetto all'anno precedente). Due terzi degli intervistati concordano quindi sul fatto che l'insufficiente trasparenza avrà un impatto negativo sulla spesa per i media. 

Pubblicità audio e videogame

Nel 2023, la pubblicità digital audio e videogame continuerà a influenzare il panorama dei media digitali. Il 70% degli interpellati da IAS concorda infatti sul fatto che gli ascoltatori di audio continueranno a migrare verso i formati digitali. Gli esperti del settore prevedono quindi rischi per la media quality: la maggioranza (66%) degli intervistati è preoccupata per le frodi pubblicitarie e i potenziali rischi che i brand potrebbe affrontare nel mondo del digital audio (55%).

Gli editori sono ottimisti riguardo alla pubblicità videogame: più di un terzo (34%) ne riconosce il potenziale di opportunità nell'anno in arrivo, mentre quasi un esperto di media su cinque (19%) prevede di dare priorità all’advertising negli ambienti videogame nei suoi piani marketing.

CTV, video online e mobile

Quasi la metà degli esperti di media (44%) concorda sul fatto che, il prossimo anno, la CTV e il video digitale saranno i media con il maggior potenziale di innovazione. Quasi 6 intervistati su 10 (il 58% degli intervistati) daranno priorità al targeting contestuale per affrontare i problemi di privacy dei consumatori e la cattiva fama dei cookie, continuando a targetizzare il pubblico desiderato. Il mobile rimane infine una priorità per quasi la metà degli esperti di media (47%), il che è comprensibile se si considera che i consumatori continueranno a trascorrere più di 4,5 ore al giorno sui loro dispositivi mobili.

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