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13/03/2020
di Vincenzo Stellone

Gli italiani e il Coronavirus: come stanno reagendo e cosa faranno i brand?

Secondo un'analisi di GfK, cresce la preoccupazione e cambiano gli stili di vita. Intanto, i brand vengono percepiti come poco attivi e i media come poco credibili

Nelle scorse settimane GfK ha attivato un tracking settimanale per misurare gli effetti del Coronavirus sugli stili di vita, le abitudini e le strategie di consumo degli italiani, con un focus particolare su trasporti e mobilità, viaggi e vacanze, tempo libero e igiene personale. Il monitoraggio sui consumatori fa registrare innanzitutto una preoccupazione crescente soprattutto da parte delle donne. Se in generale gli italiani sembrano ancora preoccuparsi soprattutto per la situazione economica, il 47% delle donne intervistate dichiara di essere molto preoccupata per il diffondersi di nuove malattie (il 17% in più rispetto agli uomini). Le donne sembrano essersi rese conto per prime della gravità della situazione, tanto da aver modificato le proprie abitudini di consumo prima dell’entrata in vigore delle misure restrittive alla circolazione: già la scorsa settimana, infatti, oltre il 50% delle donne dichiarava di aver ridotto o smesso di frequentare centri commerciali, insegne e negozi. Si riduce la mobilità, a favore dell’utilizzo dell’auto privata e, come presumibile, sta aumentando il consumo di contenuti mediali. Negli ultimi giorni, infatti, emerge che gli italiani dichiarano di aver incrementato significativamente la fruizione di contenuti Media & Entertainment, in particolare quelli legati alla ricerca di notizie. Per le prossime settimane, circa 1 italiano su 10 dichiara di voler sottoscrivere un abbonamento a servizi di contenuti, piattaforme e App a pagamento.

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Cresce l’attenzione per la cura personale e l’alimentazione intesa come strumento di benessere, mentre resta invariata negli italiani la voglia di vacanze, che resiste alle preoccupazioni del Coronavirus. Questo perché in molti continuano a guardare alle vacanze estive come possibile “risarcimento” per l’attuale momento di difficoltà.

Il percepito nei confronti dei brand e dei media

In questo contesto difficile, torna la fiducia negli esperti, mentre i brand sono percepiti come poco attivi e anche la comunicazione si trova ad affrontare nuove e inedite sfide. I marchi e le aziende sono chiamati a fare la loro parte, adeguando i messaggi e le strategie comunicative al sentiment degli italiani. E a maggior ragione se, come detto, in questo momento, vengono percepiti dai consumatori come "silenziosi". Dovendo valutare l’operato di questi giorni, gli italiani esprimono invece un giudizio molto positivo sul sistema sanitario, ma anche la Protezione civile e il Governo ne escono bene. La fiducia degli italiani è riposta soprattutto nel personale sanitario e in generale negli esperti, mentre i media risultano poco credibili.

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