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27/03/2020

Coronavirus: Adabra lancia un osservatorio sull'andamento delle vendite on-line

Lo strumento evidenzia una crescita del commercio elettronico tra febbraio e marzo, con un incremento che ha coinvolto soprattutto alcuni settori

Nei giorni in cui l’Italia chiude i battenti per l’emergenza Covid-19, cambiano tempestivamente le abitudini di consumo e le aziende si trovano a dover fare i conti con l’ennesima corsa contro il tempo. Per questo Adabra lancia un osservatorio sull’andamento dell'e-commerce. Tra le evidenze, una crescita del commercio elettronico tra febbraio e marzo, con un incremento che ha coinvolto soprattutto alcuni settori, come il food e il parafarmaceutico. La pandemia sta cambiando la quotidianità delle persone ridefinendone interessi, abitudini e priorità. In questo contesto, un paese forse meno votato all’innovazione tecnologica di tanti altri, come l’Italia, scopre le potenzialità del digitale, strumento indispensabile per lavorare, imparare, intrattenersi, comunicare e acquistare.

I dati di Adabra per il mercato e-commerce

Adabra ha attivato un Active Monitoring al fine di tener traccia degli andamenti complessivi e di specifiche industry e di poter intervenire presso i clienti con insight e attività di supporto proattive. Oltre a questo, sono disponibili una serie di alert che possono rappresentare una fonte di ispirazione ed aiuto. Da tali analisi si evidenzia una crescita delle vendite e-commerce tra febbraio e marzo 2020 piuttosto rilevante, spiega l'azienda. Andando, però, ad analizzare i dati dei singoli settori ci si rende conto come la crescita abbia, in modo particolare, riguardato solo alcuni settori merceologici.

I settori in crescita, dal food al fashion

Dai dati di Adabra, inerenti le attività di marketing automation nel periodo 21 febbraio - 17 marzo, si riscontra una significativa crescita per quanto concerne il fatturato del settore food e grocery con un + 31%, rispetto al periodo precedente ed un miglioramento delle performance in termini di conversion rate (+22%), di visualizzazioni (+79,2%), click (+86%) e vendite (+57,3%) dei prodotti suggeriti. Sulla stessa linea anche il settore parafarmaceutico che segna +37%, in media, di fatturato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed ottime performance in termini di visualizzazioni (+67,8%), click (+78,75%) e vendite (+68,10%) delle product recommendation. Positivi i dati anche per il settore fashion, che, sebbene non equiparino quelli di altri settori, sono comunque confortanti anche alla luce delle misure adottate che hanno visto la chiusura dei punti vendita. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il fatturato cresce in media del 6%, il conversion rate medio segna + 34% e sono molto positivi anche i dati in merito ai prodotti consigliati: visualizzazioni +36,05%, click + 38,45%, vendite +27,65%. Stabile, invece, nel periodo 21 febbraio - 17 marzo, rispetto al periodo precedente, il settore dell’editoria on-line che segna un leggero aumento di fatturato (+2%), una crescita del conversion rate (+34%) e ottime performance in termini di visualizzazione dei prodotti suggeriti (+90,2%). Interessante anche il trend dei dati per il settore super food che segna, rispetto al periodo precedente, +19% di fatturato, +20% di conversion rate e per quello fitness, che vede una crescita del 48% in termini di fatturato e +50% in termini di numero ordini. Il settore dell’arredamento, nel periodo preso in esame, registra una lieve crescita del fatturato (+9%) per i brand presenti on-line con un store, mentre si evidenzia un calo in termini di visualizzazioni giornaliere (-19%) per i brand presenti con il solo sito istituzionale. I dati raccolti confermano la tendenza riscontrata che riflette comportamenti di acquisto dettati dalla particolare situazione che stiamo vivendo. È proprio qui che è avvenuto il cambio di passo più evidente. Il report reso noto da Nielsen, lo scorso 27 febbraio, mostra come il trend delle vendite online dei prodotti di largo consumo nel settore della Gdo nella sola settimana del 17 febbraio abbia avuto un incremento del 56,8%, in crescita di ben venti punti percentuali rispetto alle settimane precedenti (fonte: Nielsen eCommerce tracking, vendite online Week 8 2020 vs. Week 8 2019). A confermare questa tendenza, anche i dati costantemente pubblicati dai principali istituti di ricerca e analisi di mercato. Google in primis, con Google Trends, offre uno spaccato significativo dell’Italia di oggi: se nei primi giorni di diffusione dell’epidemia, gran parte delle ricerche erano focalizzate su sintomi ed effetti del virus, successivamente si sono focalizzate su prodotti per contenere l’epidemia e beni di prima necessità per l’acquisto online.

Trend febbraio-marzo 2020: largo a beni di prima necessità, prodotti per la salute e l’igiene

Crescita a doppia cifra anche nei primi giorni di marzo per il settore food e Gdo che, senza dubbio, rappresenta assieme al settore farmaceutico e parafarmaceutico, quello che ha registrato un maggior incremento della domanda. In modo particolare la crescita delle vendite per particolari categorie merceologiche e la decrescita di altre, così come rende noto Nielsen, è legata a tre particolari effetti:
  • effetto stock: esso vede l’incremento della vendita di prodotti da forno e prodotti a lunga conservazione;
  • effetto prevenzione e salute: esso comporta la crescita delle vendite per tutti i prodotti legati all’igiene personale come detergenti, salviette, ma anche prodotti per la pulizia della casa;
  • effetto resto a casa: esso vede la diminuzione della crescita per molte categorie di prodotti legate alla vita fuori casa come cosmetica e profumeria.
Se prodotti alimentari ed igienici registrano un incremento maggiore della domanda, crescono anche i dati relativi ai servizi di intrattenimento online, come video on demand o giochi online. Un’ultima osservazione, ma non per importanza, riguarda la significativa, ma forse non molto attesa, crescita, in termini di richieste del servizio click & collect che molti store offrono. In un contesto di incertezza come quello attuale, molti consumatori si mostrano interessanti a recuperare il prima possibile il prodotto ordinato online.

E-commerce: quali prospettive per il futuro?

Crollo degli incassi nei negozi fisici, un clima di forte incertezza che da energia al mondo e-commerce, almeno ad alcuni player, ma a che prezzo e con quali prospettive? Se strategie ed investimenti in ambito digitale per molto aziende non erano, fino ad oggi, una priorità adesso sono, a tutti gli effetti una necessità: riuscire a comprendere le opportunità in questa situazione appare molto difficile ed il rischio, per le aziende, è di incappare in scelte dettate dall’emergenza più che da una visione di medio lungo periodo. Necessità di rivedere le strategie ma non solo: l’e-commerce, in una situazione di emergenza come quella attuale, sta diventando l’unico canale di acquisto possibile anche per molti utenti che si avvicinano per la prima volta all’acquisto online. Riuscire a garantire customer experience positive anche per questi consumatori, è sicuramente una sfida non da poco per i brand. Senza dubbio, anche nelle situazioni più incerte, è sempre opportuno cogliere un’opportunità: dall’emergenza sanitaria ed economica che stiamo vivendo, gran parte delle aziende usciranno con nuove consapevolezze e probabilmente con la certezza che una strategia omnicanale che coniuga vendite on-line e off-line è vincente oggi e lo sarà anche in futuro.

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