La raccolta pubblicitaria in Italia in ripresa grazie all'online
Questo uno dei principali dati emersi dalla Relazione Annuale 2018 dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, presentata oggi in Parlamento dal Presidente Angelo Marcello Cardani
Continua la lenta ripresa nella raccolta pubblicitaria in Italia grazie principalmente all’online, che cresce ancora a due cifre mentre quasi tutti i mezzi tradizionali registrano un andamento negativo. È una delle principali evidenze della Relazione Annuale 2018 dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), esposta oggi in parlamento dal Presidente dell'ente Angelo Marcello Cardani. Gli investimenti in pubblicità, si legge nel documento, vengono sempre più reindirizzati dai media tradizionali alle piattaforme digitali, che complessivamente crescono di quasi il 13% rispetto al 2016. Nel periodo che va dal 2012 al 2017, riporta la relazione, si sono verificati mutamenti strutturali nel valore assoluto e nel peso dei mercati che compongono l’ecosistema delle comunicazioni, che ha subito una contrazione complessiva delle risorse economiche pari al 12%, con differenze anche significative tra le diverse componenti. Cresce il peso del settore radiotelevisivo, in misura equivalente per tv in chiaro e a pagamento (complessivamente dal 14,7% al 16,2%). L’editoria, d'altro canto, vedendo ridursi gli introiti complessivi nell’ordine del 32%, è il settore che risente maggiormente della contrazione dei ricavi. La stampa, dunque, è il comparto che ha registrato il declino più significativo, con una riduzione pari a circa il 38% in sei anni (36% per i quotidiani e 40% per i periodici). Rilevante risulta l’aumento dei ricavi da pubblicità online (46,6%) che ha portato il relativo segmento a superare, nel 2017, il 4% delle risorse complessive. La crescente rilevanza di internet è testimoniata, riporta l'Agcom, dal fatto che tra i principali operatori del Sistema Integrato delle Comunicazioni, tre provengono dal segmento digitale, ovvero Google, Facebook e Italiaonline. Ciò considerato, per quanto riguarda la pubblicità, componente che assume sempre più rilevanza tra le fonti di finanziamento dei mezzi di informazione, tanto da rappresentarne oltre la metà delle risorse complessive, si riscontra la crescente e strutturale importanza assunta dalle fonti online.