La pandemia di Covid ha segnato un momento di difficoltà per il mercato pubblicitario, sull’onda della crisi economica globale. Ma le crisi possono offrire anche lo spunto per puntare sull’innovazione e su idee realmente valide per una ripartenza rapida ed efficace. Lo sa bene AdKaora, digital company del Gruppo Mondadori, che in questi mesi ha deciso di concentrarsi sulla messa a punto di nuovi prodotti e nuove soluzioni per aiutare le imprese a riprendere il passo nel futuro post-Covid che si sta già iniziando a costruire. Abbiamo chiesto a Davide Tran, Ceo di AdKaora, come la società ha affrontato questi mesi e come si aspetta il futuro del mercato.
Davide, questo è stato sicuramente un anno complicato per il mercato. Come lo avete affrontato?
«I mesi di chiusura totale del paese hanno determinato una criticità per tutto il mercato pubblicitario e, come tutti i player, anche noi, per giunta essendo leader sul mercato del proximity marketing e con la maggior parte degli store chiusi, abbiamo subito parzialmente la sospensione degli investimenti pubblicitari degli advertiser. Ma abbiamo deciso di vedere queste difficoltà momentanee come un’occasione per concentrarci sui progetti di innovazione e per lavorare maggiormente sulle novità che presenteremo nei prossimi mesi. Inoltre, come molte aziende abbiamo ripensato velocemente il nostro modo di comunicare con l’obiettivo di fornire ai brand strumenti utili per gestire la ripartenza e le strategie di comunicazione fornendo interessanti analisi di mercato in diversi settori ai nostri clienti».
Oggi più che mai il mercato ha bisogno di cultura, formazione e dati, strumenti preziosi per ripartire più rapidamente e meglio. Voi come avete risposto a queste esigenze?
«Abbiamo creato un osservatorio e laboratorio interno, unendo la nostra conoscenza dell’ecosistema pubblicitario e la nostra capacità di analisi, agli strumenti di rilevazione dei nostri partner, in modo da affrontare alcuni temi che avrebbero aiutato in modo concreto il mercato non solo durante l’emergenza, ma soprattutto dopo. Parliamo di analisi sul sentiment dei consumatori e sul cambiamento delle abitudini di acquisto, best practice di comunicazione pubblicitaria in periodo di lockdown, consigli strategici sulla ripartenza, e da poco uno studio sul Black Friday, che include le previsioni sui consumi e alcune mosse per giocare d’anticipo. Non per ultimo, abbiamo lanciato a settembre AdKuiz, un nuovo format per testare le competenze del mercato sul tema specifico del Proximity Marketing e fare cultura attraverso degli approfondimenti creati ad hoc».
Come vedete l’andamento del mercato da qui a fine anno?
«Dati i segnali di ripresa, dovremo assistere a un secondo semestre migliore dal punto di vista degli investimenti pubblicitari: l’indice di fiducia dei consumatori è in netto miglioramento, come dicono gli stessi dati Istat, per cui vogliamo essere ottimisti sulla ripresa degli acquisti e con essi migliorano anche le stime di chiusura degli investimenti pubblicitari. Ovviamente guardiamo con le dita incrociate soprattutto in questi giorni l’andamento sanitario e dei contagi. Il digitale, la cui crescita va avanti da anni, è diventato parte integrante di ogni strategia di comunicazione dei brand, che si tratti di perseguire obiettivi di performance o di brand awareness, e in particolare lo è diventato anche il mobile, data l’imprescindibile penetrazione degli smartphone nella vita di tutti i giorni. Diventa fondamentale la necessità di creare una comunicazione con i clienti multicanale ed integrata».