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31/03/2022
di Alessandra La Rosa

La creator community Jellysmack arriva in Italia. Il Country Manager Massimo Spada: «Ora puntiamo a espandere il business»

La società guarda ora anche a media company e IP, ai quali propone una tecnologia che ottimizza la distribuzione di contenuti e la loro monetizzazione

Massimo Spada, Country Manager Italy di Jellysmack

Massimo Spada, Country Manager Italy di Jellysmack

Fondata nel 2016 da Michael Philippe, Robin Sabban e Swann Maizil, Jellysmack oggi è una realtà di spicco a livello internazionale nel mondo dell’influencer marketing, specializzata nella distribuzione di contenuti dei creator. La società gestisce contenuti che contano oltre 10 miliardi di visualizzazioni mensili in tutto il mondo e aiuta i creator a massimizzare le loro potenzialità di business. Da poco arrivata anche in Italia, la società ha nominato Massimo Spada, ex We Are Era, come Country Manager nel nostro Paese.

Gli abbiamo chiesto di raccontarci come funziona la tecnologia di Jellysmack e qual è la roadmap di sviluppo della società in Italia.

Massimo, Jellysmack è un operatore del settore influencer marketing. Ma di cosa vi occupate nello specifico?

«Oggigiorno le piattaforme social sono indiscusse protagoniste e Jellysmack è qui per potenziare questo cambiamento: vogliamo che i creators talentuosi siano al centro dell’attenzione. Ecco perché Jellysmack è il partner ideale per i creators che vogliono crescere: la nostra missione è quella di sbloccare il loro potenziale utilizzando il nostro mix di intelligenza artificiale e data analysis. La nostra proposta è molto semplice: massimizzare le entrate, massimizzare il tempo e minimizzare i rischi - tutto senza lavoro extra. Un altro punto importante da sottolineare è che Jellysmack è l'unica azienda che aiuta i creators a distribuire i loro contenuti video e a costruire il loro pubblico su più piattaforme, tra cui Facebook, Instagram, Snapchat, TikTok e YouTube grazie al nostro rinomato Creator Program. Il Creator Program ha raddoppiato le sue dimensioni nel 2021 e ora ospita oltre 500 creators come per esempio in Italia Andrea Pirillo o Italia Squisita.»


Leggi anche: CHE COS'È L'INFLUENCER MARKETING?


Hai parlato di un mix di intelligenza artificiale e data analysis. Come funziona nel dettaglio la vostra tecnologia?

«Generalmente, la maggior parte dei creator ha il tempo e l'energia per padroneggiare una sola piattaforma di social media, perdendo opportunità di monetizzare il resto dei social media. I nostri sistemi brevettati ottimizzano e distribuiscono contenuti video attraverso le piattaforme social e permettono ai creator di raggiungere nuovi fan senza sforzi. Attraverso la potenza dei nostri dati massimizziamo la portata e le entrate, e facciamo in modo che i nostri creator possano rimanere concentrati sulla loro passione: creare contenuti di qualità e intrattenere i fan di tutto il mondo.

Per prima cosa impostiamo la strategia di programmazione del creator utilizzando la nostra AI social listening technology per analizzare i contenuti video di un creator e categorizzare i contenuti video per temi rilevanti. Questo ci permette di mappare strategicamente quali video pubblicare, in quale momento, per garantire che sovraperformino in base al social listening e all'analisi delle tendenze. Poi ottimizziamo, testiamo e pubblichiamo i video su più piattaforme sociali con l'aiuto del nostro team di oltre 500 redattori, copywriter e grafici che creano 10-30 combinazioni uniche per i video originali di ogni creator - usando diverse copertine, titoli e edit. Infine, testiamo queste combinazioni e pubblichiamo solo quelle vincenti.»

Qual è la roadmap di sviluppo in Italia?

«Per noi tutto ruota intorno ai creator. Dopo il lancio del Creator Program nel mercato italiano nel Q4 2021, e grazie al valore professionale e umano del nostro team di Partnership e Success, composto da Sofia, Vinna e Martina, che si occupa di individuare e siglare accordi con i Content Creator più influenti per far crescere le loro audience su più piattaforme social, aiutiamo a sbloccare nuovi flussi di monetizzazione. Dodici creator utilizzano la nostra suite di strumenti tecnologici e collaborano con il nostro team di esperti per modificare, ottimizzare e distribuire i video su Facebook, Snapchat e YouTube.

Il piano di sviluppo per l’Italia è strettamente legato al nostro obiettivo, cioè fungere da interesse composto per i creator, aprendo queste possibilità anche alle Media Company e alle loro Intellectual Property. Tutto questo per aiutarli a crescere, sia a livello locale che internazionale, continuando a investire nella ricerca di nuovi contenuti ottimizzabili e di nuovi talenti che possano sfruttare al massimo la nostra efficienza e la nostra expertise nel capitalizzare i loro contenuti senza investimento extra di tempo da parte loro.»


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C'è già un team operativo a livello locale?

«Il team Operations esiste ed è già ben rodato: è composto da 30 specialisti tra Content Strategist, Community Manager, Editor Supervisor, Copy Checker ed esperti di Brand Safety per le specifiche piattaforme e dà supporto ai 12 Content Creator lanciati fino ad oggi dal Creator Program.»

Quali obiettivi avete fissato per quest'anno?

«Gli obiettivi per il 2022 sono quelli di consolidamento ed espansione del business nei nostri tre principali servizi. Innanzitutto, supporto ad altri Content Creator nel Creator Program. Poi, puntiamo a far entrare le Media Company e le loro Intellectual Property (IP) nei nostri programmi, per aiutarle a trasformare con il nostro Media Program i Social Media in una fonte di fatturato e Fan Retention. Ultimo, ma non per importanza, il Catalog Licensing che aiuta i Creator a raggiungere gli obiettivi grazie al valore monetario della loro libreria: Jellysmack è in grado di stimare questo valore ed erogarlo oggi in unica soluzione, come avviene regolarmente nel mondo dei media, della musica e della proprietà intellettuale. Recuperiamo l’investimento raccogliendo le entrate pubblicitarie in-stream di YouTube dai video concessi durante il periodo di licenza, lasciando al creator sia la proprietà che l’usufrutto dei contenuti realizzati.»

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