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05/10/2023
di Alessandra La Rosa

Trasparenza, efficienza, innovazione: IAS fotografa il mercato della digital adv nel suo primo Summit italiano

Dall’attention all’ottimizzazione della filiera, dai nuovi linguaggi dei social alla CTV fino alla sostenibilità ambientale: tanti i temi trattati durante l’incontro con i clienti organizzato a Milano

Trasparenza, efficienza, innovazione: su questi trend si muovono oggi le nuove frontiere della pubblicità digitale.

Lo sa bene Integral Ad Science, piattaforma globale leader nella misurazione e ottimizzazione dei media che in occasione di IAS Summit, il suo primo summit italiano con i clienti, organizzato nei giorni scorsi a Milano, ha fatto il punto sull’evoluzione del mercato e su quello che significa oggi “media quality”.

Lo ha fatto partendo dalla sua vision di società specializzata, che negli ultimi anni è cresciuta sia in Italia, con un team di 30 persone divise tra Milano e Modena, che a livello globale, grazie a una serie di partnership e acquisizioni «che ci portano oggi a poter offrire ai nostri clienti prodotti e tecnologie all’avanguardia nell’ambito del Context Control, della CTV, della Total Media Quality e, recentemente, in quello del Retail Media», ha spiegato Elisa Lupo, Country Manager Spagna, Portogallo e Italia della società, in apertura dell’evento.

Elisa Lupo

Elisa Lupo

Il summit è stato anche l’occasione per poter presentare ufficialmente il nuovo rebranding, avvenuto durante l’estate, che vede il logo «animato da una nuova palette di colori sulle tonalità del verde – ha descritto Lisa Nanu, Marketing Director Southern Europe di IAS – ad esprimere valori come sostenibilità, azione, fiducia e crescita».

Tanti i temi affrontati nel corso dell’evento organizzato a Milano, con la volontà di fare un punto su quelle che sono le parole chiave del mercato della pubblicità digitale oggi, dietro le quali ci sono i bisogni e le necessità degli advertiser.

Simone Freddi, direttore di Engage e moderatore di IAS Summit, presenta Elisa Lupo durante l'evento

Simone Freddi, direttore di Engage e moderatore di IAS Summit, presenta Elisa Lupo durante l'evento

Una di queste è sicuramente il concetto di “Attention”: «Si tratta della metrica che più di ogni altra sta prendendo piede nel definire la qualità di uno spazio pubblicitario, in parte evolvendo il concetto di viewability, e che sta diventando sempre più cruciale per aumentare le performance delle campagne pubblicitarie – ha spiegato dal palco di IAS Summit Giuseppe Vigorito, Sales Director di IAS –. Su questo fronte abbiamo sviluppato un nostro “attention score” proprietario, basato su dati di visibility, situation e interaction, arricchiti da informazioni di eye-tracking grazie alla preziosa collaborazione con il nostro partner esclusivo Lumen Research

Proprio Lumen, nella persona del suo CEO Michael Follett, a IAS Summit ha raccontato il suo metodo di eye-tracking, sottolineando come «a fronte del 51% di pubblicità viewable, solo il 9% è effettivamente vista». Un concetto che si lega a doppio filo con quello di attenzione, e che denota come la semplice viewability non basti più a definire il valore di un’impression pubblicitaria. Follett ha anche condiviso quattro driver dell’attenzione: «Pubblicità più grandi, tempi di visibilità più lunghi, minor numero di annunci e posizionamento accanto a contenuti di qualità tendenzialmente sono caratteristiche che aumentano il tasso di attenzione dell’utente.»

Mike Follett, CEO di Lumen, durante IAS Summit

Mike Follett, CEO di Lumen, durante IAS Summit

Il mercato della pubblicità digitale oggi vede anche importanti cambiamenti a livello di linguaggi, grazie all’affacciarsi di nuovi media. Tra questi ci sono alcune piattaforme d’intrattenimento ad alto tasso di creatività come TikTok, per cui è necessario un nuovo tipo di approccio – più sofisticato – alla brand safety. «Lavoriamo costantemente alla nostra brand safety – ha spiegato dal palco di IAS Summit Giorgio Vildacci, Product Marketing Lead Southern Europe di TikTok – non solo attraverso la creazione di linee guida per la community, ma anche con lo sviluppo di prodotti per la brand safety e suitability, report trimestrali sulla trasparenza e partnership con l’industria pubblicitaria».

Partnership in cui si inserisce anche quella con IAS, che per la misurazione della sicurezza per i brand su TikTok ha sviluppato «un approccio innovativo – ha raccontato la Director Customer Success di IAS Cecilia Vanoletti – che tiene conto della lettura di ogni componente di un post, dall’immagine all’audio al testo, identificando ogni volta uno specifico tasso di rischio».

Quando si parla di pubblicità digitale, e di programmatic in particolare, c’è poi un altro tema che da tempo è in cima alle necessità delle aziende: quello dell’ottimizzazione della filiera pubblicitaria. «La media quality e la trasparenza continuano ad essere le principali preoccupazioni delle aziende quando si parla di programmatic advertising – ha spiegato Eleonora Sullutrone, Senior Customer Success Manager di IAS –. La nostra società risponde a queste preoccupazioni con un prodotto completo, Total Visibility, che in un’unica dashboard unisce informazioni sulla qualità dei media e sull’ottimizzazione dei costi, offrendo alle aziende insight su quanto spendono e come lo stanno spendendo. L’obiettivo ultimo è quello di consentire non solo un’ottimizzazione delle campagne on-going, evitando sprechi di spesa adv, ma anche fornire uno strumento di valutazione strategica della gestione degli investimenti, grazie alla possibilità di valutare anche le campagne a performance». Alla platea del summit, Federico Gavazzi, Global Digital Media Manager di EssilorLuxottica, ha sottolineato l’esigenza da parte delle aziende di «abbattere l’asimmetria informativa che chi acquista pubblicità riscontra», e il valore di soluzioni come quella di IAS. «Per quanto riguarda il programmatic, l’Italia è un mercato avanzato e competente, più di altri», ha poi osservato Gavazzi, dal suo punto di vista di manager globale.

Il team italiano di IAS

Il team italiano di IAS

IAS Summit è poi stata anche l’occasione per fare il punto sull’offerta di soluzioni di IAS dedicate ad un altro mezzo ormai entrato decisamente nei media mix delle aziende: la TV Connessa (CTV). «Una suite di prodotti che potenzia i benefici di questo mezzo, e che d’altra parte risponde alle sue sfide, come il traffico invalido o la granularità di canali, attraverso specifiche funzioni», hanno raccontato Diana Zighetti, Manager EMEA CSM Publisher e Federico Mulas, Manager S.E. Technical Account Management di IAS.

L'evento di Integral Ad Science si è concluso affrontando un tema quanto mai importante e attuale: quello della digital sustainability, ossia della misurazione della carbon footprint delle campagne digitali. «Una valutazione che in IAS riusciamo a offrire grazie alla partnership con due società specializzate, Good-Loop e Scope3 – ha spiegato Aaron Mirelli, Sales Manager IAS –, che sono in grado di misurare le emissioni di carbonio delle campagne web e, presto, anche in-app. Quello della sostenibilità delle campagne è una priorità del mercato, e siamo contenti di fare la nostra parte per contribuire a ridurre l’impatto sull’ambiente della pubblicità digitale, considerando che attualmente ogni anno il 4% delle emissioni globali è generato da internet.»

Dal palco di IAS Summit è emersa dunque una visione del mercato della pubblicità digitale in profonda evoluzione, in cui a nuovi canali che stanno scalando i media plan delle aziende, si aggiungono inediti bisogni e sfide che richiedono soluzioni e approcci ad alto tasso di innovazione.

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