Google tenta un nuovo approccio alla tv. Stavolta attraverso DoubleClick
Dopo il progetto YouTube TV, Big G conferma il suo interesse al mezzo televisivo con una serie di nuove soluzioni pubblicitarie dedicate
Da qualche tempo Google ha mostrato interesse su un altro mezzo, diverso da Internet ma altrettanto proficuo, la tv. Inizialmente l'approccio al piccolo schermo era avvenuto nel modo forse più naturale, ossia attraverso la già ben rodata piattaforma video di Big G, YouTube. All'inizio di quest'anno, infatti, la società ha lanciato YouTube Tv, un servizio di streaming che dà agli utenti accesso a una serie di canali televisivi. La piattaforma al momento non è ancora disponibile in Italia, ma negli Stati Uniti col tempo la sua offerta è stata ulteriormente messa a punto, con l'aggiunta di nuovi broadcaster tra i partner di contenuto e la recentemente annunciata integrazione con Google Home. Adesso però, pare che Google stia affiancando a quella iniziale una nuova strategia, che approccia il mezzo televisivo da una diversa angolazione. Quella dell'erogazione di pubblicità. Mountain View ha infatti presentato, in occasione di un recente evento, una serie di nuove soluzioni relative a DoubleClick For Publishers e dedicate alla pubblicità televisiva, e proprio oggi, 18 ottobre, la director of product management per il video advertising di Google Rany Ng le ha raccolte all'interno di un blog post, in cui ha illustrato anche l'idea che c'è dietro di esse. "Credo in un futuro intelligente della Tv, in cui i contenuti televisivi che amiamo si uniscano all'esperienza senza soluzione di continuità del mondo digitale, su tutti gli schermi e superfici", ha scritto. E in questo futuro intelligente, un ruolo importante è giocato dall'esperienza dell'utente, anche in chiave pubblicitaria: "con la tv che va verso il digital - ha spiegato la manager -, noi scommettiamo nella costruzione di una migliore user experience, che sia connessa, sempre attiva e on-demand". User experience che tuttavia, secondo quanto la stessa Rany Ng ha precisato in altra sede, non vedrà una sostituzione della TV con il digital, né una replica delle modalità televisive in un mondo online.