Cresce il Programmatic: +40/50% nel Q1 2016 secondo FCP-Assointernet
Stando a quanto rilevato dall'associazione, che ha iniziato la misurazione delle vendite automatizzate lo scorso gennaio, il data-driven incide per circa il 20% sul totale fatturato complessivo
Le vendite in programmatic, open auction e private deal, incidono sul totale fatturato complessivo per circa il 20%. Il dato, relativo al primo trimestre dell'anno, è di FCP-Assointernet ed è di fatto il primo ufficializzato dall'organismo dall'inizio delle misurazioni del mercato lo scorso gennaio. L'associazione ha inoltre stimato che le vendite in programmatic siano cresciute in maniera molto consistente rispetto al pari periodo dello scorso anno, nell’ordine del +40/50%. Trend non indifferenti, che hanno una loro incidenza nell'andamento complessivo della pubblicità online. Secondo i dati dell'Osservatorio FCP-Assointernet relativi al primo semestre 2016, nel mese di giugno il perimetro monitorato dell'area digital ha evidenziato nel mese di Giugno un decremento pari al -2,1% e nel periodo Gennaio-Giugno un decremento del -1,9% (qui l'articolo completo sui dati). Un modesto segno negativo che però, secondo il Presidente di FCP-Assointernet Giorgio Galantis,non rispecchia quanto “effettivamente” i clienti investono sulle Concessionarie associate, «in considerazione del fatto che abbiamo evidenze che i budget da loro dedicati al Digital siano in crescita, non solo con gli OTT - spiega Galantis -. Il motivo è legato a due aspetti assolutamente correlati tra loro: crescita del programmatic buying e costi tecnologici ad esso associati». «Se mettiamo quindi in correlazione i due aspetti - prosegue il presidente dell'associazione -, e consideriamo i costi tecnologici come direttamente detratti “alla fonte” dalle piattaforme alle Concessionarie, possiamo affermare che gli investimenti “effettivamente” effettuati dai clienti siano in crescita, seppur contenuta, anche sul perimetro FCP-Assointernet. Questo discorso si associa ad un andamento del mercato pubblicitario tutt’altro che stabilizzato, all’interno del quale l’evento “Europei di calcio” ha sicuramente privilegiato gli investimenti sul mezzo televisivo».