Gedi, Exor rafforza il controllo e sale al 60,9%. Nuovi direttori ai quotidiani
La famiglia Agnelli-Elkann, tramite la nuova Giano Holding, salirà al 63,21% dei diritti di voto, rilevando quote anche da Perrone e Caracciolo. Maurizio Molinari scelto come direttore di Repubblica
Prende forma la nuova Gedi targata Exor. La holding finanziaria della famiglia Agnelli-Elkann, tramite la società di nuova costituzione Giano Holding, ha perfezionato oggi l’acquisizione del 43,78% di Gedi dalla Cir dei De Benedetti e, con altre operazioni, salirà ad almeno il 60,9% del gruppo editoriale, pari al 63,21% dei diritti di voto. Sul fronte editoriale, immediati i cambi di direzione ai principali quotidiani, con Maurizio Molinari che prenderà il posto di Carlo Verdelli alla guida di la Repubblica, mentre per la Stampa c'è Massimo Giannini, mentre alla guida di Gedi è stato nominato amministratore delegato Maurizio Scanavino. Una nota spiega i dettagli dell'operazione: Giano Holding lancerà un’offerta pubblica d’acquisto obbligatoria sul capitale del gruppo editoriale non posseduto a 0,46 euro per azione, stesso prezzo a cui sono state effettuate le precedenti operazioni di acquisto. Exor ha contestualmente raggiunto un accordo, la cui esecuzione è avvenuta oggi, con Mercurio SpA, che fa capo alla famiglia Perrone, per rilevare un altro 5,06% del capitale della compagnia. Giano inoltre ha stipulato un accordo con Sia Blu e Giacaranda Caracciolo per l’acquisto delle loro quote in Gedi pari complessivamente al 6,07% del capitale. Il veicolo, interamente partecipato da Exor, lancerà quindi un’Opa obbligatoria a 0,46 euro per azione sul capitale non posseduto di Gedi. Exor porterà in adesione la propria partecipazione del 5,99%. La holding degli Elkann ha infine sottoscritto due accordi di investimento con Cir e Mercurio per l’acquisizione di una partecipazione in Giano, pari in trasparenza al 5% ciascuno di Gedi, al completamento dell’Opa e allo stesso prezzo di 0,46 euro per azione.